Le mie nozze d'argento... ovvero la conclamazione delle mie corna.
Data: 27/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: cuckold211
... consumare.
Vidi il suo pudore calpestato con la stessa spensieratezza e invadenza con la quale fu violato il suo corpo.
Gli ultimi della serie, per Loredana, fu prima Roberto e poi io; per Malvina, grondante sperma da ogni foro, con l'ano ridotto ad un traforo, ancora Victor; per Maria, il buon "dicarino" pensò bene di eiacularle in bocca.
La nostra notte brava era ormai finita e cominciava ad albeggiare, quando, in auto, stavamo facendo rientro a casa.
Lungo la strada dovemmo fermarci per un rigurgito che era venuto a Maria: infatti ebbe ad espellere come una palla di sperma e la considerazione fu "ma quanto ne aveva ingurgitato?"
Arrivati a casa ci mettemmo subito a letto e Loredana, abbracciandomi e ricoprendomi il viso di bacetti, mi chiese:
-- Com'è andata? Sei soddisfatto per le nostre nozze d'argento?
-- Sì, tantissimo, anche se dovresti essere più tu a rispondere a questa domanda. Ciò che mi è dispiaciuto è che non ho avuto modo, per tutta la serata, di stare un momentino vicino a te, a causa di tutta quella gente che ti si assiepava intorno.
-- Eh, già - rispose - ma non era forse la festa della "sposa"? Di quella che doveva fare la "puttana" per te?
-- ...
... Certo!... e sapessi in quanti (qualcuno anche con ironia nel raffigurarmi come il "magnifico cornuto") sono venuti a congratularsi con me per la compiacenza e la voluttà infinita di mia moglie.
Ci addormentammo come due angioletti, l'uno tra le braccia dell'altra, in completa pace con il mondo intero, quasi avessimo debellato la cattiveria che ci circonda.
Il mattino successivo, si fa per dire perché, in realtà, era pomeriggio, fummo svegliati da una scampanellata alla porta.
Chi poteva essere? Andai ad aprire, pronto a scacciare in malo modo chi, di domenica, ci disturbava.
Era Victor con in mano un vassoio fumante, al cui interno c'era un pollo allo spiedo e tante patatine al forno. Andammo in cucina e chiamai Loredana, affinché ci raggiungesse. Mangiammo con appetito e bevemmo una buona bottiglia di "Merlot", mentre allegramente ricordavamo qualche particolare più lezioso della serata precedente.
Dopo il caffè, tornammo a letto, ancora disfatto, ma poco importava: ciò che diede come una scossa elettrica a tutto il mio corpo, fu vedere l'enorme e potente verga di Victor che entrava, tra i sospiri ed i mugolii di mia moglie, nella sua ospitale fica.
Victor era decisamente di casa. .