1. A cena fuori … con sorpresa


    Data: 06/05/2018, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: Annunci69

    ... bicchierini di alcolici, in fondo la porticina di un piccolo bagno, per arrivarci bisogna passare tra il banco ed i tavolinetti. Guardando il bagno, a sinistra, c’è la cucina ed un’altra porta chiusa (riservato c’è scritto). A sinistra dell’entrata c’è la sala principale, non grande, con circa 10 tavoli ben apparecchiati, al centro un pianoforte elettrico ed un signore anziano (collega di Roger) intrattiene cantando canzoni conosciute. Sul dietro, parallela alla lunghezza del ristorante, corre una veranda, chiusa in inverno, con altri 5 tavoli, la veranda è separata con una vetrata dalla sala principale ed è lì che ci sistemiamo. Tutto sommato è meno peggio di quel sembra alla prima impressione, c’è ambiente. Mi tolgo il soprabito e lo metto sulla spalliera della sedia che, gentilmente, Roger sposta per farmi sedere.
    
    La prendiamo con calma, Roger conosce Marco il proprietario, mi presenta, fuma e beve allegramente. Presentandomi guardo il proprietario, un tipaccio un po’ trasandato con un pancione e barba incolta. Marco è anziano come Roger, ovviamente molto meno elegante e con un non so che da furbetto, mi guarda negli occhi insistentemente mentre mi dà la mano con fare lascivo, emozionata (ed eccitata) contraccambio lo sguardo. Sembra che già mi conosce, senz'altro Roger gli avrà parlato di me.
    
    Vado al bagno, mi emoziona anche questo, prendo la mia borsetta, mi alzo lentamente, tiro giù il tubino che era salito, e cammino eretta passando tra i tavoli, davanti al ...
    ... pianista che, guardandomi, fa l’occhiolino (gli sorrido beata), passo davanti al bar con Marco ed i due omacci seduti lì che mi fanno i raggi X (mmm…) ed entro nel bagnetto. La porta non si può chiudere, non c’è chiave, ed è proprio piccolo, circa 1,5m x 1,5, però pulito. C’è un lavandino con specchio ed il water. Mi guardo allo specchio, tutto in ordine, siedo e faccio pipì. Ripongo con attenzione il clitoride diventato piccolo, piccolo. Esco e, più sicura di prima, torno a passare attraverso la sala, percepisco gli occhi dei presenti che mi scrutano e cercano di capire. Al tavolo con Roger, parliamo guardandoci intorno, fumiamo e beviamo. Mangio poco, per la emozione non ho fame e mi piace sentirmi leggera. Incrocio gli sguardi dei presenti, sembra che nessuno mi presta più attenzione del dovuto. Mi piace, sedendo, sentire il clitoride schiacciato sotto di me ed è come se non lo avessi, accavallandole mostro le mie belle gambe con le calze che lasciano intravedere la pelle sotto la gonna. Roger ogni tanto si alza, parla col pianista e poi va al bar a parlare col proprietario, li vedo che fumano ed ogni tanto mi guardano, cosa si diranno?
    
    Sono ormai le 11, tutti hanno finito di mangiare, qualcuno balla, ma la maggior parte se ne sono andati, restano solo un paio di coppie. Però, alle 11,30 circa, arrivano altre quattro coppie, o meglio sono tre uomini sui 50 anni, corpulenti e vestiti in modo poco elegante (pacchiano), direi da … pappone, non sembrano italiani e quattro donne, ...
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