1. A cena fuori … con sorpresa


    Data: 06/05/2018, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: Annunci69

    ... forse slave o comunque dell’Europa dell’est. Le donne sono sui 40, un po’ sovrappeso e fasciate in vestiti elasticizzati e corti dai colori vivaci, piattaforme da 12 cm, senza calze, trucco marcato e capelli lunghi. Insomma mi sembrano delle puttane. Sarà questo il divertimento di cui mi parlava Roger? Comincio a preoccuparmi. Lui resta al bar con Marco. Quest’ultimo saluta con voce alta i nuovi arrivati, la visita sembra programmata e comunque sono molto ben venuti. Marco fa le presentazioni, mi chiamano al bar, vado sempre facendo attenzione al portamento, però anche preoccupata, non vorrei essere associata a dei protettori con le loro donne. Prendo sotto braccio Roger cercando protezione, lui mi presenta: “ecco, questa è la mia amica Angie”, io mi sento avvampare per l’emozione. I nuovi arrivati mi guardano, mi scrutano e sorridono, “aha … Angie, piacere” dicono i maschi, le loro mani stringono forte la mia, abbasso gli occhi intimidita. Le ragazze mi danno un bacetto sulla guancia, ed una dice: “oho! O’ femminiello …”. I nuovi arrivati si siedono vocianti ad un tavolo nella sala principale bevendo e fumando. Mi invitano, ma io rifiuto gentilmente e mi siedo ad un altro tavolo vicino al pianista. E ora cosa succederà? Roger si è messo al piano, mi lascia sola al tavolo, io fumo e cerco di non incrociare lo sguardo con i nuovi arrivati. Guardo Roger, anche lui mi guarda e fa l’occhiolino. Le slave cominciano a ballare, sono chiassose e … di casa, sembra. Uno degli uomini ...
    ... viene al tavolo e mi invita a ballare un lento. Guardo Roger, mi sorride compiaciuto mostrando il suo accordo, accetto emozionata. Il maschio mi guarda fisso e subito si diverte a mettermi in difficoltà … “si vede che sei una checca travestita e ti piacciono i maschi, eh? sei venuta per questo, vero?”. Non gli rispondo, cerco di non fargli caso e di contenerlo nella sua irruenza, tremo per l’emozione, però mi dice anche che, tutto sommato, sono “passabile”. Mi stringe forte, sa di fumo, sudore e alcol, “lo senti il pacco…”, lo guardo negli occhi e con fare di sfida dico “sì…”. “Bene” dice lui “dopo mezzanotte andiamo in un club qua vicino, le ragazze lavorano lì, vuoi venire anche te?”. La tentazione è grande, sarebbe per me come abbandonare le aspirazioni di essere la Signora di Roger e cedere alla tentazione di essere la puttana che forse anche Roger vorrebbe che io fossi (mi son venuti dei dubbi), “non so, devo parlare con Roger”. Terminiamo di ballare e mi avvicino al mio “fidanzato”, gli chiedo cosa ne pensa, mi dice che è meglio di no, “non è un posto per te”, “va bene caro, glielo dici te che non possiamo andare, quel tipo lì mi fa paura, è così invadente e forte”, “chi Andrei? Lo conosco, è il più giovane dei tre rumeni, poco raccomandabile, si fa mantenere dalle sue donne, può essere violento, spesso è fatto di cocaina però, finché siamo qui non ci sono problemi, capito?” … “Capito caro”, gli do un bacetto in bocca guardando di sott’occhi i presenti per vedere che ...
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