1. Viaggio di Nozze a Cap (1)


    Data: 07/05/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Patrizia V.

    ... la pelle calda e bagnata fra le cosce, per poi scivolare naturalmente fra le grandi labbra… Lui spinge bruscamente, schiacciandomi con la schiena contro il muro, e la nerchia rovente mi penetra nella figa come fosse un coltello arroventato che affonda nel burro. - Aah! – annaspo, sentendomi inchiodare contro il muro da quella lancia micidiale – Aahhh… M’infilza come un tordo, attaccandomi al muro come se volesse farci un buco dentro. Poi mi scopa: brutalmente, senza nessun riguardo. Cerca solo il suo piacere, non il mio… Mi sbatte come una troia: sono solo un pezzo di carne per lui, e questo mi piace. Mi piace da pazzi, e glie lo faccio capire con i miei gemiti di piacere, sincronizzati con le sue violente guzzate che mi spaccano la fica. - Aahhh… Aahhh… - Godi, zoccola! – mi fa il porco mentre mi scopa contro il muro – Godi! L’orgasmo mi esplode nel ventre come una bomba al fosforo. Vorrei gridare, ma l’intensità del piacere è tale che la voce mi si mozza in gola, e riesco solo ad annaspare senza fiato… L’orgasmo che mi divora l’anima dura un’eternità: mi rendo conto che sto per svenire per la mancanza d’ossigeno… Poi sento uno spruzzo violento di sperma frustarmi le pareti della vagina e riempirmela di schizzi caldi e appiccicosi, così densi e abbondanti da riempirmi ...
    ... la pancia in pochi istanti, prima ancora che possa anche solo chiedermi se sia una buona idea lasciarmi impregnare in quel modo da un perfetto sconosciuto… Rimango attaccata al muro anche dopo che lui ha finito e si stacca da me, soddisfatto: sono senza fiato Mi fa un buffetto amichevole, mi tira un bacio mentre si richiude la patta, e poi se ne va via velocemente, lasciandomi lì, discinta e piena di sborra. Quando torno con le gambe malferme al nostro tavolo sono passati neanche dieci minuti. Il moro sta già mangiando assieme al suo compare: gli sta raccontando della zoccola che si è appena sbattuto nel cesso. Mi getta appena un’occhiata e ammicca leggermente, come a darmi appuntamento per dopo… Mio marito invece mi aspetta pazientemente davanti alle spigole che sono state servite mentre ero via a farmi fottere da un maschio di cui non so neppure il nome… Mi siedo con un sorriso, e sento la sborra che comincia a colarmi dalla figa spalancata, impiastricciandomi l’interno delle cosce e la sedia sotto di me. - Che bello, amore – sorrido a Franco che mi guarda innamorato – Quanto mi piace questo posto… Vorrei che questa vacanza non finisse mai! Lui mi guarda con occhi da pesce lesso, e quasi mi commuovo all’idea che il mio caro maritino ha appena messo le sue prime corna… 
«1...3456»