La migliore cura
Data: 14/05/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: mimma_goose, Fonte: EroticiRacconti
... mentre facevamo quello che stavamo facendo. Davide slacciò un bottone che nemmeno sapevo che esistesse e aprì il baby-doll. Il mio seno era esposto alla sua vista e alla sua bocca. Passava da un capezzolo all'altro, dimostrando di gradire appieno quello che aveva di fronte. Le sue dita intanto avevano raggiunto i bordi della brasiliana. Lentamente me la tirò giù, sulle ginocchia, e da lì scivolò da sola sul tappeto. Immediatamente il baby-doll lo raggiunse. Avevo ancora il reggiseno addosso, ma era lì più che altro per sostegno, dato che i miei seni erano già nudi. Ma alla fine mi tolse anche quello. Mi presi un momento per guardarlo. I suoi occhi erano lucidi, con le pupille dilatate per l'eccitazione, le sue labbra arrossate per i baci. Lo sguardo poi scese ancora più in basso. I suoi pantaloncini erano gonfi in modo spropositato, tesi all'infuori. Doveva essere eccitato all'inverosimile, per essere in quelle condizioni. Davide poi mi afferrò per le mani e mi invitò a sdraiarmi sul suo letto, a cui aveva già spostato il piumone. Mi adagiai su di esso, spostandomi il più possibile verso la parete, per lasciargli spazio. Prima di sdraiarsi accanto a me si tolse la maglietta e i pantaloncini. Lo osservai ancora. Anche lui era bellissimo. I suoi addominali scolpiti e quello che c'era poco più giù catturarono di nuovo la mia attenzione. Di certo aveva più esperienza di me in materia, ma pure io sapevo quali erano le sue intenzioni. Forse le avevo già inconsciamente capite ...
... quando abbiamo iniziato ad avvicinarci, tanto tempo fa. Poi si sdraiò accanto a me. Ci coprimmo perché faceva freddo e riprendemmo a baciarci. Lentamente mi spostai sotto lui, e lui si mise tra le mie gambe. Senza aiutarsi in alcun modo, il suo pene si infilò nella mia vagina. Non ero più vergine da un paio d'anni, ma non avevo fatto molto sesso. Questa era la mia sesta volta. Istintivamente inarcai la schiena quando lui penetrò tutto in me. Ero già abbondantemente bagnata e lui non fece alcuna fatica ad entrare. Si muoveva lentamente, facendomi assaporare il suo pene lungo e grosso. Intanto mi riempiva di baci, senza mai smettere di muoversi dentro di me. Ci amammo per ore, prima che Davide iniziasse ad avvertire i segnali dell'imminente orgasmo. Perciò prese a muoversi più rapidamente, e poi si bloccò in profondità mentre sentivo il suo seme spandersi dentro di me. Anche io stavo godendo ancora, e le contrazioni del mio ennesimo orgasmo, stimolavano ulteriormente il suo pene a donarmi altro prezioso liquido. Quando Davide uscì dal mio corpo, appagato e soddisfatto, erano le quattro del mattino. Poi spense la luce e insieme ci addormentammo abbracciati. Quando mi svegliai la mattina dopo, Davide mi teneva ancora tra le sue braccia. Avevo la testa posata sul suo braccio, la schiena appoggiata al suo petto e sul sedere sentivo il suo pene turgido scosso da contrazioni ritmiche. Si induriva e si rilassava nel giro di pochi minuti. L'altra sua mano era suo mio ventre. D'improvviso, ...