1. La migliore cura


    Data: 14/05/2018, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: EroticiRacconti

    ... poi, Davide mi sollevò una gamba sopra le sue e il suo pene entrò di nuovo dentro di me. Si mosse rapido per un po', poi si sfilò e mi fece sdraiare sulla schiena. Entrò ancora ed il suo andirivieni si fece sempre più deciso fino a che mi venne di nuovo dentro. — Buongiorno, amore. Buon Natale — mi sussurrò all'orecchio, mentre il suo pene si stava sfilando. Appoggiai la guancia accanto alla sua, cercando di rallentare il respiro. — Buon Natale anche a te. La casa si stava svegliando. Non era proprio il caso di farci sorprendere a letto insieme nudi. Io mi rimisi l'intimo della sera precedente e il pigiama che era rimasto accartocciato sulla scrivania. Davide non riusciva a staccarmi gli occhi di dosso e mi sorrideva dolcemente. Uscendo dalla stanza, si sentiva il vociare dei bambini che aprivano i loro regali, ed io recuperai dall'armadio il profumo che avevo intenzione di regalare a Davide. — Scusami per questo regalo. Non è di gran valore, rispetto a quelli che mi hai fatto tu. E per di più è pure riciclato. — Oh no, non è per niente vero. Questa notte tu mi hai fatto un regalo che ha di gran lunga più valore per me — mi disse sottovoce. E mi diede un altro bellissimo bacio, sulla guancia, aggiungendo un sommesso grazie. — Sai Davide… sei stato così tenero e gentile con me, che mi hai fatto dimenticare tutto quello che quell'idiota del mio ragazzo mi ha fatto patire — gli dissi dopo qualche giorno. — Eh… Nadia, lo so. L'ho sempre saputo che fare sesso è la migliore ...
    ... cura per tutte le pene d'amore! Ci furono moltissime altre occasioni per stare insieme. Io ero a casa da scuola e l'azienda dove lavorava Davide era chiusa fin dopo l'Epifania, mentre i nostri genitori dovevano occuparsi del negozio, che era aperto. Solitamente quando mi svegliavo andavo a raggiungerlo in camera e passavamo buon parte della mattinata a goderci l'un l'altra e di solito mi veniva dentro un paio di volte, prima di alzarci. E poi successe l'inevitabile: a gennaio non mi venne il ciclo. L'ultima volta mi era venuto una decina di giorni prima di Natale. Quando feci il test naturalmente risultò positivo. Ero incinta di mio fratello. Alla mamma raccontai tutto. Non ne fu affatto sorpresa: anzi si era sempre chiesta quando sarebbe capitato. Lei lo aveva capito da tempo che Davide ed io ci amavamo, anche se noi non avevamo mai fatto nulla di particolare prima. Papà mugugnò un po' dicendo che era troppo giovane per diventare nonno ed io troppo giovane per diventare madre, ma si congratulò ugualmente con me, e poi chiese a mio fratello se saremmo andati a vivere insieme. — Forse… tra qualche anno, magari — fu la risposta di Davide. Infatti, appena finii la scuola, Davide trovò un bell'appartamento in affitto, a neanche un chilometro di distanza dai nostri genitori. Due camere, soggiorno con angolo cottura, più lavanderia e garage. Sarebbe diventata la nostra casa per gli anni a venire. Davide mi ingravidò altre due volte. Avemmo due maschi e una femmina. Quando i nonni ...
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