Il club degli amici - (cap. iii di xvi)
Data: 21/05/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: suntopless
... sorelle mi avevano contattato con la stessa e-mail chiedendo informazioni e quando si trattò di doverci incontrare vollero venire a trovarmi insieme, con i rispettivi mariti: erano quindi tutti e quattro coscienti di quello che stavano facendo! Ma questo caso sembrava essere diverso. Dissi chiaramente loro che per me, e per il club che rappresentavo, non c’era alcun tipo di problema. Potevano restare se volevano, oppure andare via, tirarsi indietro. Una coppia oppure entrambe potevano decidere di andare via e per quanto di mia competenza non ci sarebbero stati problemi: avrei immediatamente restituito la quota intera di iscrizione ed amici più di prima! Cominciarono a discutere mentre Yoko ed io eravamo ancora con loro, anzi ci trattennero quasi come fossimo dei giudici.
Silvia, era questo il nome della sorella, rivolgendosi a me esordì: “Io non sono certo una santarellina, mio marito qui presente può testimoniare! Ma vengo da una famiglia che ci ha educato in modo piuttosto chiuso, una famiglia molto cattolica. Figurati che nonostante la lievissima differenza d’età mai mio fratello Gino, nemmeno da ragazzini, mi ha vista svestita, figuriamoci nuda. Così come neanch’io ho mai visto lui se non sempre vestito.”
“Ma che c’entra questo?” rispose Gino e proseguì “Che c’entra la nostra educazione di famiglia? Siamo qui entrambi per un chiaro e definito motivo. Io non disturberò te e spero che tu faccia altrettanto con me!”
“Sì che c’entra! Anche se staremo tu da una ...
... parte ed io da un’altra capiterà che io ti veda nudo e che anche tu mi veda nuda! E magari affaccendati in qualcosa evidentemente abbastanza spinto! Ed io non voglio! Non è mai successo e vorrei che non accadesse mai!”
“Beh, se dobbiamo proprio essere sinceri e dirci tutta la verità quello che tu affermi non è del tutto vero!”
“Cosa non è vero?”
“Non è vero che non ti ho mai vista nuda!”
“Cosa?”
“Sai, da ragazzo, quando i primi pruriti cominciavano a nascere, non potevo certo fare a meno di spiarti quando ti cambiavi oppure quando andavi in bagno, magari a fare una doccia. E grazie a questi momenti avevo del buon materiale per chiudere gli occhi e dare sfogo a tutte le mie giovanili pulsioni!” confessò Gino
“Porco, sei un porco!” Silvia adesso sembrava alquanto arrabbiata.
Per fortuna in quel mentre Maria, autorizzata solo per quella sera ad accedere nel salone della villa durante l’orario degli incontri, venne a chiamarmi e mi trasse in salvo! Ovviamente trascinai con me la povera Yoko che altrimenti sarebbe rimasta invischiata in quella discussione di famiglia che adesso si stava anche allargando ai rispettivi coniugi di Silvia e Gino, finora rimasti in un sorprendente silenzio.
Li lasciammo quindi a discutere lì tutti e quattro piuttosto animatamente: la situazione e soprattutto le rivelazioni di Gino avevano surriscaldato i loro animi.
Maria mi informò che ben prima dell’orario ultimo fissato per l’ingresso al locale tutti gli associati erano ...