1. Uomo cerca giovane maschio ubbidiente e pronto all’uso


    Data: 22/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... l’uccello che si era ridimensionato…
    
    “Adesso mi hai fatto proprio venire voglia!”
    
    Si sbottonò i pantaloni e li abbassò un poco e altrettanto fece con gli slip, tirando fuori un grosso cazzo non ancora del tutto turgido circondato da una foresta di peli neri. Lo afferrò con la mano e lo esibì al ragazzo: “ti piace? Adesso me lo assaggi tu.”
    
    Si piegò agevolmente sulle ginocchia e con le mani finì di abbassare gli indumenti. Davanti a lui aveva un cazzo abbastanza lungo ma decisamente largo. Lo afferrò con una mano mentre uno scappellotto lo colpì sulla testa: “niente mani, solo con la bocca! Non te lo ha insegnato il porco?”
    
    Tolse subito la mano e, piegando la testa, se lo infilò in bocca assieme a parecchi peli che gli diedero fastidio. Poiché Matteo restava immobile iniziò lui a dondolare la testa e quel movimento lo fece crescere rapidamente. Continuava a farlo scorrere per metà della sua lunghezza dentro e fuori quando gli chiese: “tutto dentro. Adesso mettilo tutto dentro. Dai, da bravo, fino in fondo!”
    
    Inghiottì e lo lasciò scivolare sulla lingua dritto in gola. Pensò subito di non farcela, ma quando sentì i peli schiacciati sulla faccia capì che ci era riuscito.
    
    “Bravo, così! Tutto dentro e poi fuori!”
    
    Lo sfilò in fretta e quindi lo fece sprofondare di nuovo. Al quinto passaggio le mani di Matteo gli si serrarono sulla nuca impedendogli di tornare indietro. “Da bravo, fermo così. Stai fermo.”
    
    Riuscì a resistere per una decina di secondi poi ...
    ... un senso di nausea lo fece lacrimare e tossire proprio mentre Matteo lasciò la presa. Si spostò così in fretta che il cazzo gli uscì completamente dalla bocca e, per questo, ricevette un altro ceffone, questa volta su una guancia.
    
    “Chi cazzo ti ha detto di togliertelo dalla bocca, stronzo!”
    
    Restò immobile, sorpreso per lo schiaffo e per quanto fosse lungo e grosso il cazzo che fino adesso si era trovato in bocca. Lo confrontò con quello dell’altro uomo che ricordava benissimo e che era decisamente più corto, molto più sottile e assai meno peloso. Matteo, vedendolo osservare così attentamente il suo pene gli chiese se gli piacesse, prima di sbatterglielo nuovamente in bocca.
    
    Questa volta lo afferrò con decisione sopra le orecchie e guidò lui il ritmo e la… profondità che doveva raggiungere.
    
    “Sei bravo. Hai una bella bocca. Lo tieni bello stretto. Hai un culo anche in bocca!”
    
    Angelo, per non perdere l’equilibrio si era inginocchiato e aveva appoggiato le mani sulle gambe.
    
    Continuò a guidargli la testa per molto finché non sentì un abbondante schizzo caldo. Ancora due movimenti e lo tenne nuovamente stretto con tutto il cazzo dentro. Questa volta iniziò a tossire di più e come gli levò l’uccello di bocca si ritrovò sgocciolante di sperma e di saliva e con quel coso che gli veniva sbattuto dappertutto in faccia.
    
    Provò a sollevarsi ma Matteo lo redarguì: “fermo! Resta fermo! Non muovere le mani!”
    
    E continuò a schiaffeggiarlo con il suo cazzo per alcuni ...