Passione sfranta: in ospedale. (passione lui&lui - quarta parte)
Data: 25/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: GSAwNSA77
Sono le nove passate di lunedì mattina e tanto per cambiare sono in ritardo. Mi sono appena svegliato tra le braccia dell’uomo che sogno da tutta la vita e di cui fino a pochi giorni fa non immaginavo neanche l’esistenza. Controvoglia devo rinunciare a questo puro momento di piacere per andare a lavorare. La vita ogni tanto è proprio ingiusta. Su suggerimento di Guido, ieri notte trasportato da momenti di estasi indescrivibili, ho addirittura considerato la possibilità di darmi malato, ma non posso proprio farlo. Mi sentirei troppo male nei confronti dei miei colleghi; l’ospedale è strapieno e anche parte del personale è fuori combattimento per una brutta influenza.
Senza perdere troppo tempo, dopo un frettoloso bacio del buongiorno a colui che non mi ha fatto chiudere occhio, mi butto sotto la doccia, pregandolo di darmi un asciugamano e preparami un caffè. Mentre mi concedo un attimo di relax sotto il getto d’acqua calda, sento l’aria umida del bagno riempirsi dell’aroma di caffè. Giro la testa verso la porta e vedo Guido entrare con una tazza di caffè bollente in mano: lo sguardo perso sul mio culo e la sua asta già sull’attenti in un glorioso alza bandiera mattutino. Ma non può essere vero, è insaziabile “Guido, sono in ritardo, mi hai scopato quattro volte ieri notte, sei… sei…” non trovo le parole per terminare la frase e lui, ignorando il mio tentativo di dissuaderlo, apre la porta della doccia e si fionda su di me. Senza troppi preliminari, me lo infila nel culo e ...
... mi scopa (ancora). La mia eccitazione, anche se non palpabile, si accende all’istante. Come sempre, il cazzo di Guido mi trasporta in una dimensione parallela, mi fa vivere in una magia.
Con una mano mi appoggio alla parete e con l’altra mi allargo una chiappa, lui dietro di me fa la stessa cosa con le mani opposte, la sinistra sulla parete e la destra allarga l’altra chiappa. Mi scivola avanti e indietro nel buco insaponato e bello aperto. Non ne sono sicuro, ma credo che il suo bastone stia rimescolando il suo stesso seme rimasto dentro di me dall’ultima eruzione di qualche ora prima. La sento colare dal buco insieme al sapone profumato. Dopo gli ultimi cinque colpi decisi e ben affondati in cui sento sbattere le sue palle contro le mie, lo sfila, mi porta la testa al suo cazzo tirandomi per i capelli ed ecco la colazione dei campioni, due densi schizzi di sborra diritti in bocca. Chiaramente non ne è rimasta molta dopo la nottata insonne. La vecchia sborra che mi cola ancora dal buco dilatato, quella fresca che ingoio avidamente, il sapone alle mandorle e l’aroma di caffè danno all’aria densa di vapore un profumo che mi inebria. Quanto vorrei trascorrere la giornata con Guido, ma purtroppo la mia diligenza non me lo permette. Ci sciacquiamo i nostri peccati di dosso e ci lasciamo andare in un intenso bacio sotto l’acqua tiepida.
È quasi mezzogiorno, ho appena finito il giro di tutto il reparto e distribuito a tutti i pazienti le pastiglie da prendere con il pranzo. ...