Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2
Data: 01/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Monica Prof.
... l’altro stava su quello inferiore. Nella rampa sotto di loro intanto era comparso Remigio il tecnico, anch’egli fermo a parlottare con un alunno proprio della classe in cui mi stavo recando. L’inferriata in cui il corrimano poggiava non riparava certo dagli sguardi. Intenta a parlare con la collega, non notavo i due sotto che alzando gli occhi potevano godersi uno spettacolino assolutamente da non perdere: non appena ho realizzato, facendo finta di nulla mi sono spostata e con la scusa di rivolgermi al ragazzo dicendogli di andare in classe che sarei arrivata subito, mi sono staccata dal corrimano. Lo sguardo di Remigio però, mi ha fulminata. Ero controllata a vista, e pensando alle conseguenze ho subito ripreso la posizione che consentiva ai due maschi di riempirsi gli occhi delle cosce, delle mutandine e del sedere. A scuola non uso il cellulare e pretendo che tassativamente gli alunni non l’abbiano o sia assolutamente spento. Dico loro che per comunicazioni c’è la segreteria. Una volta in classe, l’alunno che prima parlava con il tecnico mi ha chiesto se poteva fare cambio di posto con una compagna che stava al primo banco dicendo che non si sentiva bene. Ho acconsentito. Durante la spiegazione, senza farsi notare l’alunno attirava l’attenzione mia attenzione facendomi capire che cosa voleva che facessi. Lei, con impercettibili movimenti della testa faceva cenno di no, lui insisteva. Prendendo la parola: Prof posso avvicinarmi alla cattedra? Mentre lei spiega sto ...
... prendendo appunti e vorrei farle vedere se ho scritto bene l’ultima cosa che lei ha detto-. Va bene fa vedere qui- . Sul quaderno c’era critto: accavalla le gambe. Fammi vedere cosce altrimenti vado in bagno e telefono a chi sai. Ho avuto un mancamento. Meno male ero seduta - Vai a posto- e lui tornando al banco a voce alta: - Allora prof, va bene? praticamente costringendomi a rispondere: - si, si va bene. Le cosce della professoressa. Da quella posizione lui le vedeva bene, quasi fino alle mutandine. Era seduto nel posto vicino alla finestra del primo banco della fila a destra della cattedra quindi non di fronte. Quel posto gli consentiva di godersi lo spettacolo senza costringermi a posizioni innaturali stare seduta immobile con ginocchia strette rigida di fronte alla classe ma permettendole di stare seduta un po’ di sbieco e mettergli di fronte la coscia sinistra accavallata sulla destra. Era sicura che lui vedesse le calze ma anche uno spicchio di coscia nuda al di sopra delle autoreggenti. lo confesso, una volta a casa non riuscivo a scacciare dalla mente il pensiero, l’immagine del ragazzino che si masturbava al ricordo delle mie cosce. So di aver rischiato, ma tornando a casa ha cercando un angolino riparato, mi sono toccata; tanto da venire pronunciando il nome Alex. Ero talmente eccitata che le sono bastati davvero pochi secondi. Ero comunque per strada, con tutti i pericoli che se qualcuno l’avesse vista in quegli istanti avrebbe corso. Un terribile pensiero mi ha colto: ...