1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2


    Data: 01/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof.

    ... fila e intenti com’erano a parlottare tra loro e far casino, figurarsi se qualcuno poteva pensare che lì, in aula Magna con un sacco di gente, un alunno stava praticamente cominciando a toccare le gambe a una professoressa! Monica, che a quello sfioramento si è letteralmente paralizzata per alcuni secondi, si è spostata di un passo in avanti. Il ragazzo non si è perso d’animo: forse incoraggiato dal fatto che la prof. non abbia reagito in modo brusco, magari riprendendolo in malo modo, se non portandolo dal Dirigente per farlo sospendere, spostandosi con il busto in avanti, sempre da seduto con Monica al suo fianco, con il palmo della mano e non come prima con il dorso, ha toccato il polpaccio della prof palpandoglielo e con la mano sotto l’orlo della gonna è risalito fino a immediatamente sopra il ginocchio. Le dita del ragazzino, sfioravano l’inizio dell’interno coscia della professoressa. Le stesse cosce che alcuni giorni prima, lei anche se costretta, gli aveva fatto ammirare mettendogliele sotto gli occhi, procurando a lui, sicuramente un’eccitazione e un indurimento del pene, lo immaginava mentre pensando a lei si masturbava e questo, se da una parte la terrorizzava e le dava persino fastidio, dall’altra la eccitava oltre misura tanto che la notte stessa, facendo l’amore con il marito, Monica si è resa conto di aver pronunciato il nome del ragazzo mentre cominciava a venire. Dopo pochissimi istanti che comunque hanno permesso all’alunno di rendersi conto di quanto ...
    ... fossero piene, lisce e morbide le cosce di una delle sue professoresse, anche se fasciate da calze, lei, senza dare nell’occhio, si è allontanata e le luci si sono spente, Stava risalendo i gradini per raggiungere la Consolle. Raggiunto Remigio, il Tecnico che stava seduto davanti a schermo e tastiera del computer, lei le si è posizionata a fianco stando in piedi. Dopo pochi attimi si silenzio, lui, a voce bassissima ma in modo che lei sentisse senza doversi abbassare a porgere l’orecchio, le ha chiesto: - Poco fa quando eri a fianco ad Alex, cosa stavate facendo? Lei con una faccia che mostrava di non capire: - nulla perché? Lui ancora: - ti stava toccando! Poggiandole la mano sul polpaccio ha proseguito: - Qui, vero? Poi è salito qui. Portando le dita appena sopra il ginocchio, da dietro come pochi istanti prima aveva fatto l’alunno il quale evidentemente era stato istruito bene. Remigio ancora: - Rispondi, ti toccava così? Lei, abbassando lo sguardo e con un sibilo di voce sia perché non potevano certo parlare normalmente per via della proiezione in corso, ma assolutamente molto di più per l’imbarazzo e la vergogna, ha sibilato un “si” Le guance le stavano prendendo fuoco, ma anche sotto la gonna, per motivi diversi, il calore aumentava in modo assolutamente incontrollabile. Lui ancora, portando la mano alla balza delle autoreggenti e cominciando a sfiorarne la parte nuda poco prima di arrivare alle mutandine: -E’ arrivato anche qui? Di la verità! Lei piegando un ginocchio per ...
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