Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2
Data: 01/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Monica Prof.
... volta la sfinisse placando completamente il fuoco che aveva dentro e che le situazioni precedenti avevano ormai liberato, cosa che in anni di matrimonio non aveva mai sperimentato ritenendosi soddisfatta di quello che il suo amato Giuliano riusciva a darle. Lui, Alex, afferrandole un fianco e con l’altra mano alzandole leggermente la coscia prendendola sotto il ginocchio, ancora una volta sentendosi la mano riempita dalla pienezza, la morbidezza il calore di quella gamba e di quella coscia, l’ha aiutata a sistemarsi così da far aderire le labbra della vagina al cazzo e Monica muovendo i fianchi come l’istinto e la ricerca del piacere e non certo la ragione le suggeriva di fare, glielo scappellava. Il ragazzino: - Mmmmsssiiiiiiiii, sei potenteee, ci sai fare col cazzo, sei brava mi stai masturbando con le labbra della tua figona. Queste parole, per una donna già eccitata a mille con il fuoco tra le cosce, erano benzina. Puntando i piedi a terra si è sollevata il tanto che la punta del membro si sistemasse di nuovo sull’ingresso della vagina e mentre lei dolcemente si stava abbassando, il ragazzo, afferrandola per i fianchi, l’ha costretta ad abbassarsi di colpo. Un urlo incontrollato, secco, smorzato subito dal mordersi le dita, è esploso dalla gola della professoressa. Non era certo il posto adatto per liberare anche le urla che lei sentiva voler uscire potenti dalla bocca, ma quell’urlo era di autentico dolore per l’improvvisa stoccata. Per un cazzo durissimo che ...
... improvvisamente,senza fronzoli e con decisione le aveva aperto la vagina. Certo non era vergine ed era anche bagnata, ma le sue carni improvvisamente invase, le hanno dato un dolore pazzesco, già però, dopo un movimento del ragazzino da sotto e dopo aver mosso u n po’ il culo e i fianchi, il piacere in lei stava riprendendo il sopravvento Lui: - Ahhh….. sei bollente, mi squagli il cazzo. Lei, con le tette schiacciate sul petto del maschio e le unghie affondate sulle spalle, gli sussurrava all’orecchio:- Porco! Sei un porco. Ti piaccio? Ti piace la figa di una donna matura? La figa della tua professoressa ehh? Me la stai aprendo, lo sento tutto dentro. Fino in fondo. Ce l’hai duro mi sfrega la carne! Mi fa godere. Ti piace la tua prof vero? Bastardo. Mi stai scopando. Lui che si stacca dal petto di lei e mentre se la scopa le succhia i capezzoli, lei che senza volerlo, per reazione, stringe ancora la figa. Quella stretta, quella strizzata di figa sul cazzo, i muscoli interni della vagina che sempre più catturavano la cappella, insieme alla durezza del membro che Monica sentiva sempre più grosso e duro come legno, sono stati la classica goccia per cui il vaso trabocca talmente è pieno. Così come erano pieni loro, sia lui che lei. L’orgasmo è esploso per entrambi; il ragazzo con tre schizzi potenti in fondo alla figa di Monica e gli schizzi di lei sulla pancia del ragazzino. Cap. 8 Il messaggio era chiaro. Perentorio: -oggi pomeriggio verso le 15.00 a casa tua-. Da sola, manda via tua ...