Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2
Data: 01/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Monica Prof.
... Con le dita dentro la figa la fa venire gemendo in modo quasi animalesco. L’indomani ha un’ora libera a scuola. Con la scusa dell’incontro con il ragazzino per lo sportello d’ascolto, il bidello li fa entrare in sala computer, ha lui le chiavi e a quell’ora non è previsto che nessuna classe utilizzi la sala. I banchi sono messi a U appoggiati al muro con sopra i PC. C’è una cattedra libera da PC, la fa stendere li sopra. I pantaloni della donna sono via. Le mutandine spostate al lato della figa. la lingua del bastardello la eccita, la fa godere e lei se la gode, le risucchia il grilletto. Lei stringe le cosce e con le mani preme la testa dell’alunno per far aderire meglio la bocca alla figa; viene. Lui punta il glande per penetrarla e entra senza indecisioni, lei urla e lui le tappa la bocca. Da colpi potenti se la scopa di brutto lei dopo tre colpi di cazzo ricomincia a venire, lui le viene dentro dopo alcuni vai e vieni. Le sta sopra. Ansimano, sono sudati e bagnati. Lei ha schizzato mentre lui le veniva dentro. E’ così che è entrata a far parte di quell’harem. Antonella racconta a Monica anche quello che sa di Efisia, si conoscono dai tempi dell’Università. Entrambe fuori sede abitavano in appartamenti diversi e ogni tanto l’una andava a trovare l’altra. Già da allora Efisia spesso veniva chiamata per delle supplenze brevi nelle scuole e svolgeva anche delle ripetizioni. Un pomeriggio mentre a casa di Efisia c’era anche Antonella che dalla mensa universitaria dove ...
... spesso pranzava, si era recata direttamente dall’amica per passare un’oretta in chiacchiere e caffè, è arrivato il ragazzino sedicenne a cui la padrona di casa, Efisia, dava delle ripetizione. In quel periodo Antonella ventitreenne ed Efisia ventunenne, conducevano una vita abbastanza agli opposti: Antonella molto impegnata anche in gruppi vicini alla parrocchia della zona in cui aveva casa, Efisia, invece, più sbarazzina e incline a divertimenti si lasciava coinvolgere maggiormente in feste e distrazioni. Niente di eccessivo, ma se capitava un’avventura che anche lei poteva gradire, perché no? Cosa che la prima non pensava minimamente nemmeno come remota possibilità. Una volta, però, Efisia si era trovata in seria difficoltà; quando le avevano proposto una festicciola a casa di amici di amici e si era resa conto che era in pratica un addio al celibato di un cinquantenne a cui partecipavano solo tre ragazze tra cui lei, non conosceva le altre due, a fronte di una quindicina o poco più di maschietti con intenzioni tutt’altro che pacifiche. L’abbondante cena a base di carne e ancora più abbondante miscuglio di bevande con tasso alcolico importante, andava concludendosi e già dalle portare precedenti le mani degli uomini, oltre ad essere impegnate nell’afferrare le ossa della bestia cotta da rosicchiare e spolpare, si intrattenevano su altre polpe ben più vive, palpando tette e cosce delle tre ragazze presenti. Quando le attenzioni degli uomini erano rivolte a una di esse, la più ...