1. Monica. Una moglie si racconta -Raccolta di fatti ed esperienze scritte e sparse qua e la in rete.- 2


    Data: 01/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica Prof.

    ... dall’uomo, ma rientrati a casa ognuno a casa propria. Mi sono messa a letto e ho detto a mio marito quando è rientrato, che stavo male. L’indomani ero a scuola e alle quattro di pomeriggio in auto con il mio alunno. Destinazione casa del porco che il giorno della festa in costume mi aveva fatto godere come non pensavo si potesse. Siamo arrivati da lui e neanche il tempo do bussare avevo già le sue mani addosso. Non facevo in tempo a gustarmele su una zona del mio corpo che già si erano spostate. Gli piacevo e a me era piaciuto come mi aveva scopata. Se n’era fregato del mio piacere, ma proprio la sua rudezza e crudezza, il pensare a se stesso e basta mi aveva fatto impazzire di piacere. Forse era da tanto che non scopava. Dire che era duro non rende l’idea, sembrava una barra d’acciaio ed era così che lo volevo ancora. Non mi ha deluso poche succhiate, un po’ di sessantanove e lo avevo dentro. Per qualche istante devo aver perso i sensi, poi un minuto di dolore lancinante che quasi lo imploravo di smettere, ma poi solo piacere. Piacere intenso, pazzesco, furia da animali. Finché di nuovo dolore quando ha voluto che gli stringessi le natiche attorno al cazzo. Ha voluto il mio culo. Anche allora, attimi di dolore. Bruciore pazzesco, poi il calore del piacere. Mai, mai, mai provate sensazioni così. Pazzesco! Il suo unico commento prima di rinchiudersi in bagno e poi vestirsi e uscire di casa è stato: -hai un vulcano tra quelle cosce. Ma cosa te ne fai di un anello al dito se ...
    ... poi chi te lo ha messo non ti sa trattare da femmina quale sei, quando arrivano i momenti giusti? Sei troppo per lui? Viene appena tu glielo stringi in figa? Hai bisogno di maschio! Sentivo le guance avvampare, sicuramente il rossore era evidente, perché pur non volendolo ammettere, lui forse aveva ragione e me ne rendevo conto solo adesso. Però amavo mio marito, poi c’è mia figlia e di cambiare lo status non se ne parla proprio, ma lui aveva ragione. Vedendomi imbarazzatissima, una risata lo ha colto e avvicinandosi mi ha palpato infilandomi ancora la mano tra le cosce e un dito in figa. Ho avuto un fremito. Lui: -Sei incontentabile, hai tanto di quel sesso represso …………. Sei già nuovamente fradicia, ne hai ancora voglia e se mi aspetti quando torno ricominciamo. Oppure sai dove trovarmi. Ero indecisa, ma sono andata via. Dalle 17,00 siamo andati via alle 21.00. Litigata furibonda con mio marito. L’indomani di nuovo a scuola, gonna un po’ lunga sotto le ginocchia, autoreggenti e mutandine leggere. Non so nemmeno io perché non i soliti pantaloni comodi, non volevo certo farmi scopare a scuola, ma la mia vendetta continuava. Non mi è sembrato vero, mentre spiegavo notavo il mio alunno senza che se ne accorgesse, lo vedevo distrarsi con il cellulare in mano e lo sguardo rivolto oltre i vetri della finestra. E’ stato un attimo, due secondi di rabbia furente; dopo essermi rassicurata che non mi avesse colto in situazioni strane come per esempio che muovendomi non mi si fosse ...
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