1. 180 - Valentina, l'amica Veronica e suo figlio


    Data: 07/06/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... dentro di me. Io sono sempre stata una donna che di tutte le cose ha sempre visto il bicchiere mezzo vuoto, mai quello mezzo pieno!!Non osavo quindi dichiararmi felice, nemmeno nei momenti più romantici e sentimentali, era sempre presente in me un'ombra di tristezza e perfino di grande angoscia. Pensai così di cercarmi un lavoro, almeno avrei passato il tempo senza gozzovigliare qua e là in attesa che arrivasse la sera.Di conseguenza iniziai a cercare tra le offerte d'impiego, inviando a destra e manca numerosi Curriculum Vitae e contattando telefonicamente e per e-mail le varie aziende che cercavano lavoratori. Poi, dopo qualche giorno, rassegnata smisi di scrivere e mi misi in attesa di ricevere eventuali risposte. Lo facevo, tranquilla, leggendo un libro distesa sul letto, poi, come una �moglie� irreprensibile, preparavo qualcosa per cena e attendevo l�arrivo di Veronica. Quando rientrava dalla sua Galleria d�arte, mi baciava appassionatamente e spesso, avvolte dalla passione ci trascinavamo sul letto e facevamo l�amore. Se quel giorno poi, lei aveva venduto qualche quadro, portava a casa una buona bottiglia di champagne e dopo cena, ci sedevamo in poltrona e ci dividevamo il contenuto della bottiglia. Dopo, parecchio brille e allegre ce ne andavamo a letto e ancora facevamo sesso sfrenato.La cosa che più l'eccitava era di darmi piacere sodomizzandomi. Iniziò a farlo usando oggetti come lunghi e grossi cetrioli. Una sera, al suo rientro, spacchettò una scatoletta di ...
    ... cartoncino e ne estrasse un grosso fallo in lattice fissato ad una cinghia di cuoio, che aveva comprato in sexy shop. Entusiasmate da quella novità, tutte e due ci trovammo d'accordo nel volerlo subito provare. Volle essere lei la prima ad indossarlo, e cominciò legandosi la cinghia attorno alla vita. Si appoggiò quindi il fallo finto all'altezza del pube e facendosi poi passare una piccola stringa di cuoio tra le cosce, la fissò dietro la schiena, alla cintura che in precedenza aveva stretto saldamente. Fissai quell'oggetto curioso, e all'idea che poco dopo il mio culo sarebbe riuscito a ingoiarlo tutto fino in fondo, mi fece sentire ancora più eccitata e felice. Mi misi carponi, offrendole, quasi fosse un dono d'amore, le natiche aperte e la figa gonfia. Per eccitarla, roteai lentamente il culo, ondeggiandolo avanti e indietro. Con il viso girato verso di lei, l'incoraggiai con un sorriso e le dissi�...�Dai, bel maschione, prendimi il culo ficcamelo dentro�. Tutto in un sol colpo�..�Mi restituì un sorriso carico di desiderio. Mi afferrò per i fianchi con una mano mentre con l�altra guidò il gigantesco glande contro il mio sfintere. Iniziò a spingere con forza. L'ano cedette, si dilatò, e quel duro bastone mi penetrò con violenza. Veronica cominciò a incularmi con dei colpi di reni violenti, che mi scuotevano fin dentro il cervello e non si fermò nemmeno quando, dopo aver goduto varie volte, la supplicai di smettere. Era ancora più brava di mio marito. Solo quando mi sentì godere ...
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