1. 180 - Valentina, l'amica Veronica e suo figlio


    Data: 07/06/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... scorrere quel brevissimo film nella mia mente, lo vidi voltarsi per entrare nella doccia e mostrarmi il suo magnifico sedere. Ma che forma scultorea aveva?? I Bronzi di Riace al suo confronto facevano pena!!Sdraiata sul letto ebbi la netta sensazione d�essere estremamente eccitata, mi sentivo l�intimità bagnata, le mie dita corsero veloci a controllare ed iniziarono a sollecitare il clitoride. Scivolai poi, dentro a quella umidità e mi infilai due dita all�interno, mi scopai, lo feci come piaceva a me, con tre dita infilate nella figa. Poi, mugolando in sordina, venni, immaginando il cazzo duro di mio figlio che mi schizzava il suo sperma sul viso.Dopo quella fuggevole visione, decisi di �di non farmi più indurre in tentazione�.Non potevo eccitarmi come una volgare troia nel vedere nudo mio figlio!!! Quindi presi una decisione, visto che Massimiliano era ormai maggiorenne ed era altresì capace di gestirsi da solo, pensando anche ad un cambiamento radicale di vita, comunicai al mio maschietto che gli lasciavo l�appartamento di mia proprietà e che me ne sarei andata a vivere in una stanza d�albergo, poi, con calma, avrei trovato una sistemazione migliore.Non ero ricca, ma qualche soldo da parte l�avevo e poi tutti i mesi mio marito mi passava, un lauto mantenimento. Detto fatto da lì a qualche giorno trovai un buon Hotel e me ne andai a vivere da sola. Forse, come spesso era successo nella mia vita, non feci la scelta giusta. Senza compagnia mi accorsi di vivere in uno stato ...
    ... di continuo torpore. Tentai di uscire e di frequentare locali alla moda per socializzare un po�. Ma poi mi accorsi che, bruciata dall�esperienza matrimoniale, rifiutavo a priori le amicizie maschili e mi sentivo quindi inutile e disprezzata. Quando qualcuno mi rivolgeva la parola, riuscivo ad essere solo diffidente e sgarbata. Camminavo per molte ore senza una meta precisa, immersa in pensieri cupi e tristi. Alla fine, capii che avevo bisogno di una rottura totale con il passato, per riprendere fiducia in me stessa.Un pomeriggio, dentro a quella lussuosa camera d�Hotel, nuda, mi soffermai a guardarmi nello specchio dell�armadio. L�immagine frontale che vidi fu alquanto positiva. Il seno sembrava più voluminoso del solito, più provocante di sempre, e pensare che da adolescente, lo nascondevo il più possibile, sotto dei maglioni molto larghi, senza mai riuscire ad attenuarne le effettive dimensioni. A farmi recuperare il piacere d�avere un bel seno era stato proprio Marco. Lui, all'inizio del nostro rapporto, era sempre molto affascinato dalle mie grosse poppe e spesso mi diceva che ne dovevo essere fiera. Così superai il complesso delle grandi tette e cominciai ad evidenziarle vestendomi con magliette ed abiti più attillati.Proseguii l�attento esame di me stessa, beh, il ventre era piatto e ben teso, il delta di Venere era coperto da una folta ma curata peluria scura, i fianchi pieni il giusto, le cosce tornite e gli stinchi dritti e fini. Ero alta un metro e settantadue e su ...
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