180 - Valentina, l'amica Veronica e suo figlio
Data: 07/06/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... più dormito nella stessa camera con una ragazza dalla fine degli studi, quando condividevo con Lisa la stessa stanzetta al pensionato.Vi erano, fra quelle quattro mura, due lettini, due comodini e due armadi. Null�altro.Molte volte Lisa, allora la mia migliore amica, mi raggiungeva nel letto. Ci toccavamo i seni e il sesso. Fu lei, molto più disinibita di me, che mi insegnò a migliorare la tecnica della masturbazione. Erano passati molti anni da allora, lei ed io eravamo entrambe giovanissime, ed io, di quel breve periodo, portavo dentro un bellissimo ricordo. Questa era stata l�unica mia esperienza di amore saffico.Mi feci una doccia mentre Veronica uscì per fare delle commissioni. Il bagno era pieno di specchi, ad ogni muro ce n�era appeso uno, persino sul soffitto c�era uno specchio.Colsi l�occasione per meglio osservare ancora il mio corpo da tutte le angolazioni. Ripensai a Marco, che all'inizio del matrimonio, amava tanto guardarmi nuda mentre mi lavavo.Mi lavai scrupolosamente sotto la doccia e quindi mi asciugai e rivestii. Uscii dalla camera da bagno e mi distesi sul divano. Nella mente ricomparve imperiosa l�immagine dell�enorme cazzo di mio figlio e quasi inconsapevolmente la mia mano finì sulle mutandine. Scoprii improvvisa, la voglia di assaggiarlo dentro di me e questo immondo e innaturale pensiero mi fece bagnare la figa. Infilai un dito sotto gli slip e sentii tra le morbide labbra dischiuse l�umidità vischiosa che desiderava un cazzo. Mi mancava veramente ...
... tantissimo un uomo.Il clitoride era gonfio di desiderio e me lo sfiorai. Strinsi le gambe come per avvolgere quell'immenso cazzo virtuale che mi perseguitava nella mente. Mi toccai in modo più approfondito e gli umori aumentarono sotto le mie dita. Continuai a masturbarmi sempre più violentemente. Non riuscii a trattenere un grido, quando l'orgasmo mi scoppiò nel ventre, facendomi torcere e sussultare...Ebbi appena il tempo di ricompormi che sentii una chiave girare nella toppa della porta d�ingresso. Veronica con le braccia cariche di pacchi fece il suo ingresso in casa. Portava una gonna con dei pizzi, che le dava un'aria da zingara. Sotto il corpetto si intravedevano nitidamente i capezzoli turgidi, Ero turbata all'idea di dover dormire nel suo stesso letto.Dopo cena, parlammo ancora a lungo, bevendo con calma, sedute in salotto, un paio di bicchierini di Jack Daniel�s . Poi a turno ci recammo in bagno e quindi entrambe fummo in camera da letto.Ci impiegai un secolo prima di spogliarmi, mentre lei, senza battere ciglio in poche mosse fu integralmente nuda.La guardai ammirata, non osavo ammetterlo, ma mi sentivo particolarmente sedotta da quel suo corpo snello e sinuoso. Magrissima, molto diversa da me, a partire dal viso. Bionda naturale, occhi azzurri e visino da eterna bambolina. Seni piccoli con in punta le aureole chiarissime ed i capezzoli più piccoli dei miei ma di molto più lunghi. Aveva i fianchi appena accennati ed un sederino piccolo, ma tondo, sporgente e sodo.Le ...