1. La terra natìa non si dimentica


    Data: 16/06/2018, Categorie: Incesti Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    ... su quel divanetto?... dormiremo insieme nel letto�. vedrai che staremo comodi�.. in fondo sono tua madre, che problema c�è se dividiamo il letto?Già, qual�era il problema? Il problema era che io ero abituato a dormire nudo e mia madre era una 50enne ben messa, con due tette 4^ misura belle e sode e un culo tondo e alto. Certo, era mia madre, ma chi mi assicurava che non mi sarebbero capitate improvvise erezioni nella notte?Ma lei insistette ed alla fine non potei che acconsentire. Andai per primo in bagno a prepararmi per la notte, indossai di malavoglia un paio di boxer e mi infilai nel letto. Quando venne a letto mia madre, indossava una camicia da notte rosa trasparente che lasciava vedere delle mutandine sorprendentemente ridotte e le belle tettone ballonzolanti senza reggiseno. Mentre si infilava sotto le coperte, potei vedere dalla scollatura persino le grosse aureole scure. Logico che il mio cazzo, per sua natura irrequieto, reagisse prontamente.Ci demmo la buona notte, spensi la luce e cercai di dormire, ma avevo il cazzo talmente duro che non riuscivo a prendere sonno. Mamma mi dava le spalle; nel girarmi e rigirarmi alla ricerca di una posizione che mi conciliasse meglio il sonno, finì che mi avvicinai sempre di più a lei, al punto che ad un tratto mi ritrovai con la mazza praticamente appoggiata alle sue chiappe. Mi fermai ma non mi ritrassi; mi sembrava che dormisse, ma avvertii un suo leggero movimento, allungò all�indietro la sua mano e la posò sul mio sesso ...
    ... eretto. Poi quasi sottovoce disse:- Poverino, ti sto facendo soffrire �.. forse avresti preferito che in questo letto ci fosse zia Assunta, vero?Cazzo! Mamma sapeva della storia tra me e la zia! Allora forse non era venuta per caso� Vuoi vedere che la storia della zia le aveva fatto venire strani pensieri?Mentre nella mia mente turbinavano queste domande, la sua mano si stringeva intorno all�asta sempre più dura e si muoveva in una lenta, quasi impercettibile masturbazione. I miei freni inibitori vennero meno, e a quel punto, facendole passare il braccio intorno al corpo, infilai la mano nel suo decolté e, impadronendomi di una mammella, le risposi con voce roca:- No, ti sbagli mamma, non c�è paragone �. è molto meglio avere te in questo letto!A quel punto lei si voltò di scatto verso di me e mi baciò subito con grande trasporto, infilandomi la lingua in bocca. La mia mano risaliva le sue cosce fino ad arrivare alla figa e lei infilava la sua dentro il mio boxer. Per interminabili attimi restammo a baciarci facendo saettare le lingue e a masturbandoci a vicenda. Le mie mani ormai frugavano nervose tutto il suo corpo, soffermandosi particolarmente sulle belle mammellone. Lei capì la mia ancestrale passione per le sue poppe e le offrì alla mia bocca famelica. Poi la vidi sparire sotto le coperte, raggiunse con la bocca il mio sesso turgido e mi regalò un meraviglioso pompino. Quando la vidi riapparire mi supplicava di penetrarla:- Tesoro, ormai è andata�. è inutile farsi troppi ...
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