Mia moglie anna "andiamo da lui" - Racconti Erotici

Mia moglie anna "andiamo da lui"

... un gruppo di persone, alcune sedute sui divani altre in piedi che parlavano e ballavano; quando riconobbero Salvo quasi tutti si alzarono per salutarlo e parlargli, sembrava che lo stessero aspettando. L’età delle persone andava dai 35 anni in su, erano tutti ben vestiti, soprattutto le donne che sfoggiavano abiti mini e pieni di trasparenze, Anna era nel posto giusto; Salvo ci presentò a tutti i presenti e mentre lo faceva io ed Anna ci guardammo per un lungo istante, non ci aveva presentato come marito e moglie, ma come due amici di Napoli che erano andati a trovarlo. Aspettai che finisse il giro di presentazione e appena ebbi l’occasione gli parlai nell’orecchio al di sopra del volume della musica: “Perché non ci hai presentato come una coppia”? “Perché non voglio mettervi in imbarazzo” rispose lui, aggiungendo: “voglio che vi sentiate liberi di fare quello che volete, senza il giudizio degli altri”; non c’era bisogno che aggiungesse altro.

Subito prendemmo confidenza un po’ con tutti, erano socievoli e disponibili, soprattutto i maschietti verso Anna, ricordando che Salvo ci aveva presentato come amici, senza nessuna relazione; vedendoci in sintonia con i suoi amici, Salvo ogni tanto si allontanava per andare a salutare altri gruppetti di persone sparsi di qua e di la, poi vidi Anna che accettava l’invito a ballare una baciata da parte di uno dei ragazzi, si chiamava Lucio, ed era un bel pezzo d’uomo. Aveva la stessa età di Salvo, ma un po’ più alto e ben palestrato. ...

... Mi si avvicinò Miriam, una delle prime con cui avevo interloquito e mi invitò ad uscire fuori per fumare una sigaretta, dentro non si poteva. Cercai di non dare troppe informazioni su di me per evitare di incartarmi con quello che avrebbe detto Salvo su di noi; Miriam era su di giri per i vari drink che aveva bevuto, fortunatamente e grazie all’ alcol, non era curiosa di sapere della mia vita, ma cominciò a farmi dei complimenti e a lanciare frecciatine, ma Il mio pensiero era rivolto al non sapere cosa stava combinando Anna all’interno. Miriam voleva parlare, io volevo entrare.

Una volta dentro cercai subito Anna con lo sguardo, ma dove eravamo prima non la vedevo e non vedevo nemmeno Lucio; di nuovo mi attanagliò quel sentimento di ansia ed eccitazione, il non sapere mi fece venire l’uccello duro e il cuore mi martellava nel petto. Poi mi sentii una mano sulla spalla, era Salvo: “E’ una bella figa Miriam, vero…..”? Feci cenno di si con la testa aggiungendo qualche complimento, cercavo di tranquillizzarmi per non trasmettere le mie paure; “Anna si sta divertendo con Lucio”, e indicò con la testa un punto in fondo alla sala dove c’era il bancone.

La vidi, aveva un bicchiere nella mano e si faceva avvolgere e stringere da Lucio che la guidava in un ballo molto sensuale, troppo sensuale; per tutto il tempo che rimasi ad osservarla non la vidi mai girarsi intorno per cercarmi, non nascondo che feci fatica a reprimere un po’ di rabbia e a cercare di rilassarmi. Salvo lesse ...