1. Portraits: Nascita di una perversione


    Data: 21/06/2018, Categorie: pissing, Autore: Leliste

    ... te non è un problema io rimango.” dissi io. Lei mi fissò stupita, quasi sconvolta. “Ok!” esclamò. Calò i pantaloncini e le mutandine e si sedette sul cesso. Io la fissavo con le braccia conserte. Lei distoglieva lo sguardo. Capiva perfettamente che quella non era una cosa normale. Era fatto di proposito. Volevo che lei lo avvertisse esattamente così. Il fiotto di pipì iniziò a scorrere. Sentivo lo scroscio in modo lampante. Quando iniziò a orinare, lei mi guardò diritta negli occhi. Io rimasi impassibile, con le braccia intrecciate e con la schiena poggiata sul muro, in piedi accanto la porta. Avvertii una strana sensazione di potere, sebbene in qualche modo cominciai a sudare e ad avere le palpitazioni. Durò circa 10 secondi ma sembrò un'eternità. Per me sicuramente ma anche per lei. Finito il flusso di pipì, si sciacquò e si lavò. “Fatto...!” disse lei. Fui soddisfatto della mia presa di posizione. Speravo che quel gesto potesse farle cambiare idea su di me e su come la penso riguardo la relazione. ---IMPREVISTI--- C'era caldo, quella mattina. Era domenica. Avevo bevuto già mezza bottiglia di acqua e la sete non accennava a diminuire. L'umidità era davvero oltre ogni limite. Casa mia quando fa caldo è davvero insopportabile, poiché non ho il condizionatore in tutte le stanze. Anche lei soffriva quanto me. Infatti spesso risolvevamo tutto con una bella doccia insieme. La doccia era da sempre l'unica cosa che facevamo contemporaneamente, quando ne avevamo possibilità. Il ...
    ... motivo è presto detto: Dentro la doccia si fa anche sesso. E' una sessione intensa di attività fisica mattutina. L'ideale per quei giorni di caldo afoso. Il problema della doccia insieme è che si consuma lo stesso tanta acqua, visto il tempo perso a masturbarsi a vicenda e a trovare posizioni consone per la penetrazione. La nostra intimità era scandita da momenti di eccitanti avventure erotiche, dove la passione ci consumava in modo splendido a momenti dove preferivamo mantenerci più moderati, limitandoci dunque alle carezze e ai baci sul collo. Tuttavia, una strana e controversa abitudine stava prepotentemente entrando nelle nostre vite. Dopo quella prima volta in cui assistetti a una sua pipì, ci furono molte altre volte. La cosa si svolgeva più o meno sempre allo stesso modo: “Tesoro... sto andando in bagno.” diceva lei. “Ok... sto arrivando.” rispondevo io. Nessuno dei due osava commentare quel bizzarro comportamento. Ogni volta che lei aveva bisogno del bagno, me lo comunicava. Ogni volta che lei faceva la pipì, io assistivo. A pensarci era quasi una cafonata. Non riuscivamo a spiegarcelo. Certe volte ci pensavo anche durante il sonno. Spesso, quando la guardavo bere del vino o della birra, mi tornava in mente l'idea che dopo un po' lei avrebbe avuto bisogno del bagno. Poi accadde, quella domenica mattina afosa. Io ero quasi sovrappensiero. Entrai in bagno e nemmeno accostai la porta. La lasciai aperta. Tirai fuori l'uccello dalle mutande e mi accinsi a pisciare, come mio ...
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