1. Un incontro al pub, il chitarrista


    Data: 21/06/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: PattyeFranco

    ... riuscivo più a resistere, quindi mi girai e cominciai a limonare mio marito, lasciandomi così trascinare da quel vigoroso bacio che io e mio marito stavamo condividendo, tendo conto che Franco nello stesso momento mi accarezzava pure sulle cosce contribuendo a scoprirle sempre di più.
    
    Però riuscii a fermarlo, altrimenti credo che avremmo rischiato di andare troppo oltre, non era il caso. Paul nel frattempo era scomparso, non sapevo dove fosse finito, però io, per un’altra volta dovevo andare in bagno, un’altra volta mi scappava, troppa birra fa anche questo effetto. Arrivai in bagno e appena entro chi mi trovo? Proprio lui, che stava uscendo da quello dei maschi, ancora a torso nudo e con i suoi bei capelli sciolti, ancora più sensuale, quindi ancora eccitata dal quel bacio intenso di mio marito ed eccitata da quello sguardo, ci guardammo un po’ e poi mi lasciai andare, cominciai ad accarezzarlo sul torace per poi aggrapparmi al suo collo e baciarlo con vigore, questa volta fu lui a lasciarsi trascinare da questo bacio, durante il bacio le sue mani andarono a posarsi sul mio seno, ma non potevamo certo continuare per molto, oltretutto io dovevo per forza andare perchè se avessi continuato, eccitata com’ero l’avrei lasciata andare in quel punto. Mi scusai con lui ed entrai subito nel bagno delle donne, mentre lui tornò di là visibilmente accaldato, io ero palpitante ed infuocata da quel bacio con quel tocco sul seno, ero talmente eccitata che me lo sarei anche fatto lì, ...
    ... ricordando che avevo bevuto tanta birra, e come si sa è un buon disinibitore. Tornai di là e Paul che aveva finito di smontare stava parlando con mio marito e appena arrivata al tavolo chiaramente sconvolta, Paul mi disse: “stavo proponendo a tuo marito, se vi sarebbe andato di fermarvi a casa mia a farci una bella spaghettata e fare quattro chiacchiere, tanto io abito poco prima di Monaco, poi voi siete di strada”, sorpresa dalla proposta, guardai mio marito e chiesi a lui di decidere, ma anche lui sorpreso, non sapeva cosa decidere così sui due piedi, poi disse: “se non hai problemi tu, per me va bene, tanto come dici, siamo di strada”, gli feci cenno che per me non c’era problema. Ci disse di aspettare il tempo di caricare l’auto e poi di seguirlo. In macchina con lui c’erano anche gli altri due ragazzi, che credevo si fossero fermati per strada, invece anche loro vennero a farsi la spaghettata. Già durante la preparazione degli spaghetti, logicamente all’arrabbiata, aiutai Paul in cucina approfittando ogni tanto a qualche sfioramento, ormai ero presa. Durante la spaghettata ero seduta tra Paul e Franco, e come di consueto con il mio modo di sedermi con le gambe perennemente accavallate, davo bella visione della mie cosce a Paul e siccome ero anche abbastanza accaldata avevo slacciato qualche bottone della camicetta, quindi capirete la situazione. Finita la spaghettata gli altri due se ne andarono quasi subito, avevano l’auto sotto nel parcheggio, mentre io e Franco decidemmo ...
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