1. La mia vita da Bull 11: Il passato perverso di una casalinga repressa


    Data: 22/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Bull del nord, Fonte: EroticiRacconti

    ... finalmente diventato quello di una donna (seppur entrambe eravamo poco dotate) e il viso non era più quello di una coppia di bambine ma di giovani donne. Dopo una settimana di quella nuova aurea che emanava Caterina finalmente vuotò il sacco. Mi raccontò di aver conosciuto un ragazzo in Messico, un francese anche lui li in vacanza che l’aveva sedotta. Me lo raccontò con timidezza, quasi spaventata dalla reazione che potessi avere. E aveva ragione. Le dissi che era disgustoso, che una vera donna non avrebbe mai fatto niente con uno sconosciuto. Forse ero solo gelosa. Lei si rattristò dalla mia reazione ma la perdonai, era dopotutto la mia unica amica e, per quanto non l’avrei mai ammesso, ero curiosa di sapere cosa era successo in Messico. Non me lo raccontò mai e io non ebbi mai il coraggio di chiederglielo. Due settimane dopo tuttavia avvenne il fattaccio. Implorandomi in ginocchio Caterina mi chiese di accompagnala quel pomeriggio a vedere due ragazzi. Erano due figli di manovali che lavoravano per l’azienda agricola del padre di Caterina. Alla fine mi convinse non so come, seppur mi giurai che gliel’avrei fatta pagare. Già immaginavo lo sguardo disgustato di mio padre se avesse scoperto che avevo passato un pomeriggio con due garzoni. Dopotutto il pomeriggio fu piacevoli, i due ragazzi erano quello che ci si poteva aspettare da figli di manovali, due ragazzotti muscolosi dai capelli lunghi e ricci, indossavano quei pantaloncini corti che arrivano a metà coscia, tanto ...
    ... ridicoli ora quanto di moda allora. Erano simpatici, non avevo avuto molti contatti con il “popolino” ma si stava rivelando più piacevole di quello che pensavo. Uno dei due, Aldo mi pare si chiamasse, mi stava decisamente puntando. Per quanto sotto sotto ero lusingata dalle attenzioni e dai tentativi di cercare il contatto fisico mi ritiravo e rabbuiavo ad ogni suo approccio. Caterina era decisamente più disinibita. Li strusciamenti si sprecavano così come le mie occhiate di disapprovazione (e si, ora lo ammetto, di gelosia). Dopo quel pomeriggio ne seguirono altri nei giorni successivi. Il vero primo approccio con il sesso lo ebbi in un bollente pomeriggio di luglio. Faceva un caldo asfissiante e avevamo deciso di andare alle rovine, un nome di fantasia che avevamo dato ad un mulino diroccato da anni sulla scogliera. Come al solito Caterina aveva cominciato a fare la scema scappando a nascondersi e subito Paolo, il suo spasimante l’aveva rincorsa ridendo e urlando. Restai da sola con Aldo. Eravamo silenziosi tutti e due. Mi era vicino, troppo vicino per i miei gusti ma non lo respinsi. Sentivo il suo odore, così giovane, così virile. Sentii qualcosa muoversi tra le mie cosce, sentii che mi bagnavo, come mi era capitato solo qualche mattina dopo sogni che negai a me stessa di avere fatto. Era ormai vicinissimo e in procinto di baciarmi. Spaventata dall’estrema pulsione che pervase il mio corpo saltai in piedi e corsi via a cercare Caterina tra le rovine. Ero spaventa, ero ...
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