La mia vita da Bull 11: Il passato perverso di una casalinga repressa
Data: 22/06/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Bull del nord
... eccitata, ero arrabbiata. Ero un adolescente in piena tempesta ormonale, una tempesta imbottigliata che ora stava per esplodere in tutta la sua violenza. Corsi tra le rovine come una scema finché un gemito inequivocabile destò la mia attenzione. Il rumore del vento, della risacca e dei gabbiani avevano nascosto i miei soffici passi sull’erba bruciata ma non i gemiti di piacere della giovane coppia. Sapevo cosa avrei visto, la morale mi disse di scappare a casa, la libido mi disse di guardare oltre il muretto. Guardai. Spiando da sopra una bassa parte del muretto, all’ombra di una parte crollata dell’edificio vidi Caterina con la gonna sollevata e Paolo inginocchiato tra le sue cosce a cibarsi dal boschetto scuro che li cresceva. Un grosso pene, il primo che avessi visto, spuntava dagli short di Paolo, svettando verso l’alto che lui lentamente scappellava. Rimasi rapita da quella scena, dai gemiti, dalla sincronia perfetta del movimento dei loro corpi. Caterina aveva denudato il suo seno che si pastrugnava godendosi la leccata. Quando Paolo lasciò libero il suo pene per penetrare con 2 dita la calda figa di Caterina i gemiti presero a crescere fino ad esplodere in quello che scoprii dopo essere un violento orgasmo. Quando il respiro di lei tornò regolare Paolo si mise accanto in piedi e lei, con naturalezza toccò il suo pene cominciando a masturbarlo. Si interruppe come una cerbiatta che aveva sentito un predatore. Da un muretto laterale comparve anche Aldo, si scambiarono ...
... qualche battuta, Caterina con mio stupore e orrore, non si ritrasse dalla presenza dell’amico. Chi era Caterina? Cosa era diventata? Mi faceva schifo eppure la invidiamo terribilmente, avrei voluto esserci io, così sicura da masturbare quel cazzo giovane e fresco davanti ad un suo amico. Ero così eccitata e scandalizzata da avere le vertigini, forse anche per il sole violento che batteva sulla mia testa. Quello che vidi dopo portò il mio scandalo a nuovi livelli. Infatti sempre ridendo e scherzando Aldo si unì alla coppia calandosi i pantaloni e mostrando un fiero cazzo svettante. Caterina non perse tempo e con entrambe le mani prese a masturbare entrambi i giovani uccelli. Dopo un incoraggiamento passò direttamente a succhiarli con maestria, alternando i giovani falli senza mai smettere di masturbarne prima uno e poi l’altro. Ero sconvolta, sentivo le mutandine zuppe e i miei umori viscosi scorrermi lievemente lungo le cosce. Mi toccai la figa da sopra la gonna che portavo procurandomi una violentissima scarica di piacere. Non mi ero mai masturbata, nessuno mi aveva mai spiegato come fare ma le dita trovarono la strada da sole. Le urla e i grugniti dei due figli di manovali si fecero più intense tanto da farmi fermare il nuovo e peccaminoso gioco. Caterina, con il piccolo seno al vento infatti, puntando i due falli contro le sue tette aveva preso a masturbarli con violenza fino a che, con pochi secondi di distanza, entrambi eruppero in un poderoso orgasmo versando il loro seme ...