1. La gioia che mi do (prima parte)


    Data: 23/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: mikirn82, Fonte: Annunci69

    ... grandi, ma da come stanno su a palloncino sembrano decisamente sode.
    
    Mi ha riconosciuto, ci scommetto, il modo in cui l’ho trattata non si dimentica facilmente. Col senno di poi non ho fatto niente di troppo grave, ma eravamo ragazzini e il tempo ci ha allontanati, impedendoci di confrontarci con addosso una maturità diversa.
    
    Cosa le ho fatto? È presto detto.
    
    Nel novembre del 1999 iniziamo a uscire insieme, ci conosciamo perchè frequentiamo lo stesso bar al mattino; io prima del lavoro, lei prima dell’università. Dopo la prima uscita continuiamo a vederci, entro la fine dell’anno stiamo insieme. Gioia viene da Arezzo, vive a Rimini per studiare moda, quindi condivide un appartamento con altre quattro persone. Il posto è grande, ognuno ha la sua camera, fatta eccezione per due ragazzi, Federico e Matteo, che stanno insieme e vivono nella stessa stanza. Passo molto tempo con Gioia e i suoi coinquilini, sto molto bene in loro compagnia. In più quella bellezza rossa è un vulcano a letto, ha sempre voglia di sesso. Lo facciamo di continuo, a volte anche sul divano, quando pensiamo di essere in casa da soli. Un giorno vado da lei appena finito di lavorare, sono ancora sporco e impolverato dal cantiere. Mi risponde Linda al citofono, la coinquilina pugliese. Quando arrivo di sopra è da sola in casa, mi dice che Gioia farà tardi in biblioteca. Si sta preparando una merenda. Linda è un gran pezzo di figa. Credo, tutto sommato, che Gioia sia più bella, perché la sua bellezza ...
    ... è completa, comprende corpo e anima. Linda invece è superficiale ed egoista, ma di sicuro ha un corpo che rasenta la perfezione. Misure da velina, capelli biondi e portamento da cavalla. Ammetto di averci fatto un pensierino le prime volte, ma poi Gioia ha occupato tutta la mia fantasia.
    
    La saluto e vado in camera, quindi mi spoglio e in accappatoio vado verso il bagno. Entro nel box doccia, la prima acqua che scende è gelida. Mi faccio stretto stretto in un angolo, alcuni schizzi arrivano comunque sui piedi. I capezzoli diventano di marmo, sento l’uccello rientrare più del dovuto. Finalmente arriva il caldo, mi ci fiondo sotto chiudendo gli occhi. Che sensazione straordinaria la doccia bollente dopo il lavoro. Insieme allo sporco senti scorrere via le spore di una giornata stressante. Con la testa sotto al getto tutto i rumori esterni sono ovattati, provo un senso di pace. Poi un rumore, un alito di vento gelido mi punge nella schiena. Con le mani mi asciugo velocemente gli occhi e mi giro, Linda è nuda davanti a me. È una meraviglia, non capisco più nulla. Rimango lì a bocca aperta, l’uccello torna fuori prepotentemente dalla tana. Linda sorride, sicura che avrà ciò che vuole. Per un secondo penso che ci sono mille motivi per cui non dovrei farlo, per cui non dovrei prenderla. Ma questo serve a poco perché è lei a prendere me. Mi sbatte contro l'angolo della doccia e si inginocchia davanti al mio uccello pulsante di piacere, l'acqua sul viso le fa colare il trucco dagli ...