1. La gioia che mi do (prima parte)


    Data: 23/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: mikirn82 

    ... cercare Gioia. Non mi risponde al telefono, allora vado a casa sua. Al citofono mi risponde Linda, dice che Gioia è andata dai suoi per qualche giorno, ad Arezzo, e che non ha nessuna intenzione di parlarmi. Mai più.

L'ultima volta che l'ho vista è stata in quel bagno, poi dodici anni dopo me la trovo davanti, ancora più bella, futura sposa di un caro amico di Anna.

Gioia mi sorride in modo sincero, come a dimostrare che quanto accaduto nel passato è ormai superato. Io ricambio con un po’ di imbarazzo, ma non lascio trasparire niente di eccessivo. Anna e Gioia iniziano a parlare, io mi siedo sul lettino di Luigi. Sciogliamo il ghiaccio parlando del più e del meno, poi il discorso entra nel vivo. Luigi mi dice che la casa ha 6 bagni e 2 cucine da piastrellare, oltre a una parte della piscina. Mi chiede se posso fargli un preventivo, rispondo che ho bisogno di vedere la villa. Fissiamo un appuntamento, poi ci giriamo verso le ragazze e chiacchieriamo tutti insieme. Gioia non dice nulla del nostro passato, fingiamo di non esserci mai visti prima. Sembra che a lei riesca meglio che a me. La guardo di continuo, attento a non farmi notare da Anna e Luigi. Cerco il suo sguardo, i suoi occhi seguono continuamente il futuro marito. Inizio a pensare che Gioia sia una donna fedele, ma soprattutto che per lei il discorso tra noi non sia mai rimasto in sospeso, nemmeno lontanamente. Pare proprio che lo abbia chiuso insieme alla porta del bagno. Dopo un paio d'ore torniamo verso il nostro ombrellone, ma prima accettiamo un invito a cena per la sera seguente. Quando siamo da soli Anna mi parla di Gioia, dice che le piace molto come ragazza. Pensa che sia solare e intelligente. Non posso darle torto. Dice anche che secondo lei non è molto bella fisicamente, sostiene che è troppo in carne. In quel momento penso che non è importante il corpo che si ha, ma come lo si porta. E Gioia lo porta divinamente. Ma non dico nulla, faccio un verso e cambio discorso.

[CONTINUA] .
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