1. Giro in moto-1


    Data: 01/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Dapper-

    ... minuti, Aldo non mi toglieva gli occhi di dosso e il suo era uno sguardo da desiderio, mi bramava e si toccava l’inguine. Un po’ questo mi preoccupavamo nel contempo mi piaceva sentirmi desiderato, si toccava l’inguine ma non riuscivo a quantificarlo perché la maglietta era larga e copriva tutto. Infine Antonio indicò un’apertura nell’alta parete di roccia e disse che eravamo arrivati, manovrò la barca e entrammo. Era davvero una meraviglia, l’acqua era cristallina e la piccola spiaggia era a dir poco incantevole, sembrava essere fatta apposta per essere usata allo scopo per cui pensai mi avessero portato li perché era riservata alle barche di passaggio. Era ovvio che l’avessero scelta per farmi la festa in tranquillità e chissà quante altre volte l’avevano usata per quello scopo e a quel pensiero mi preoccupai, ma che cazzo c’ero andato a fare li con quei due, ero diventato scemo? Ma pensando a quanto era accaduto il giorno prima la curiosità di quanto sarebbe accaduto prese il sopravvento e non mi diedi peso. Tirammo giù gli zaini dalla barca e mentre loro due la tiravano in secco io mi spogliai e mi stesi al sole nudo attendendo di vedere Aldo spogliarsi per la curiosità di vedere come fosse il suo cazzo e poco dopo ebbi la risposta alla mia curiosità, si tolse la maglietta e vidi che era magrino e con un po’ di pancetta, ma a cinquant’anni ci sta, poi fu la volta dei pantaloncini e quando li calò rimasi di stucco, tra le gambe aveva una mazza come quelle dei porno attori ...
    ... di colore, era enorme. Si stesero affianco a me uno da una parte e uno dall’altra e Antonio additando l’amico si rivolse a me dicendo: hai visto che bel serpentone che ha il mio amico, oggi sarai la nostra puttanella e ti faremo godere come non hai mai goduto in vita tua e dopo oggi non potrai più fare a meno di venire a trovarci. Neanche il tempo di assimilare quelle parole che Antonio mi accarezzò il culo invitando l’altro a fare lo stesso dicendogli di sentire com’era vellutata la mia pelle. Già dal giorno prima quel bastardo si era accorto che mi piacevano i complimenti e non li disdegnavo, come pure non disdegnavo il fatto che mi chiamava troia o puttanella e quindi ne approfittava. Comunque a me sentirmi accarezzare la schiena e il culo dalle loro mani mi piaceva, e quando sentii il fiato di uno di loro nel solco delle chiappe sperai che mi leccassero come aveva fatto Antonio il giorno prima. Non feci in tempo a pensarlo che sentii allargarmi le chiappe e una lingua iniziò a leccarmi. Era Antonio, il metodo era lo stesso del giorno prima, Aldo stese l’asciugamani davanti a me e si sdraiò mettendomi il cazzo davanti al viso. Non l’aveva ancora duro, era a una via di mezzo e nonostante tutto era enorme. Come fosse una cosa naturale lo presi in mano, ne apprezzai la consistenza e lo portai alla bocca cominciando a leccarlo. Anche lui come Antonio il giorno prima mi mise la mano sulla nuca e con la voce già arroccata dall’eccitazione mi disse che ro bravo, quelle parole mi ...
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