Giro in moto-1
Data: 01/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Dapper-
... incitarono a fare di meglio, aprii la bocca e a fatica gli presi in bocca la cappella e cominciai a spampinarlo. Antonio smise di leccarmi e cominciò a penetrarmi con le dita, e quando pensò che ero pronto mi fece sollevare il culo, ci poggiò sopra la cappella e in men che non si dica sbuffando me lo ficcò dentro. Cazzo, ancora quella fitta atroce, non credevo di sentire ancora dolore visto che l’avevo già preso due volte, ma passò subito e lui cominciò a stantuffarmi che non riuscivo più a tenere in bocca il cazzo dell’altro. Ora Aldo l’aveva duro, ma per fortuna le misure restarono simili a prima, gli si era solo gonfiato un po’ di più in circonferenza e ora non mi entrava più in bocca. Antonio gli disse che mi aveva aperto per bene e che ora ero pronto per lui. Tirò fuori il cazzo e si spostò per lasciare il posto all’altro. No dissi io, è troppo grosso,continua tu. Stai buona troietta rispose Antonio, siamo esperti in queste cose, vedrai come ti piacerà averlo dentro. Sentii Aldo insalivarmi l’ano con le dita e quando ci appoggiò sopra la cappella sentii subito quanto fosse diverso da quello di Antonio, lo sentivo enorme e quando cominciò a spingere e lo sentii entrare mi sentii dilatare e un piacere indescrivibile mi percorse lungo la spina dorsale. Nel momento in cui lo sentii oltrepassare il punto dove di solito sentivo dolore la paura scemò, evidentemente Antonio mi aveva davvero preparato a lui e quando mi penetrò a fondo ebbi una sensazione di pienezza, ero ...
... orgoglioso di essere riuscito ad accogliere in me quell’enormità e mi sentivo pago del piacere che mi dava. Mi sbatteva come una foglia al vento, se non mi teneva con le sue spinte sarei caduto in avanti, mi inculava con una voglia terribile. Poi Antonio mi afferrò il cazzo e menandomelo cominciò a darmi della checca e della puttana da strada, e sentii che l’orgasmo era vicino, se ne accorse pure lui. Si sdraiò sotto di me e me lo prese in bocca. Sentendo il calore della sua bocca non resistetti e cominciai a gridare il mio piacere sborrandogli in bocca. Dopo aver goduto però, il grosso cazzo non mi dava più il piacere di prima, ora era quasi un fastidio sentirlo, meno male che Aldo accelerò i colpi e disse che stava per venire. Ora l’aveva duro fino allo spasimo, me lo ficcò dentro fino alla radice tanto che ebbi l’impressione d’averlo in pancia, lo sentii vibrare come una corda di violino e con dei versi lamentosi sborrò riempiendomi del suo piacere. Quando smise di sborrare ricominciò a incularmi lentamente, lo sfilava quasi a farlo uscire e poi me lo spingeva piano fino in fondo, io per accrescere il suo piacere stringevo e allentavo i muscoli dell’ano fino a che si svuotò completamente e io mi sentii orgoglioso di averlo messo al tappeto. Quando il cazzo si ammosciò per ringraziarmi mi diede un bacio sul collo e uscì liberandomi, misi prontamente la mano sul culo per non sporcare di sborra il telo come avevo fatto il giorno prima e barcollando mi alzai e entrai in acqua per ...