1. memorie di una matrigna


    Data: 01/07/2018, Categorie: Sensazioni Etero Incesti Autore: roadrunner80, Fonte: RaccontiMilu

    ... seno, poi lo baciò, lo lecco andando a titillarmi i capezzoli con la lingua. Ansimavo e gli accarezzavo la testa mentre ora, con la foga tipica delle prime esperienze, mi succhiava avidamente i capezzoli turgidi. Dopo le lunghe attenzioni dedicate al mio seno mi misi in ginocchio dinanzi a lui, presi a due mani i suoi pantaloncini e li calai. Il suo pene era in piena erezione, svettava dritto duro e nerboruto tra una selva di peli neri, la sua cappella era magnifica, ben tornita grossa e lucida. -guarda cosa si sono perse quelle stupide ragazze- gli dissi iniziando ad accarezzargli il cazzo con la punta delle dita. -è bellissimo- furono le mie ultime parole prima che iniziassi a baciargli la cappella. Iniziai a succhiarglielo lentamente, con la massima delicatezza, volevo che quel rapporto orale durasse il più possibile, volevo che mai e poi mai Giò potesse dimenticare questo momento. Lavoravo solo di bocca sul suo cazzo largo e duro come il marmo, ad ogni movimento sentivo la mia bocca piena del suo membro, il suo buon sapore di maschio ...
    ... eccitato mi faceva impazzire. Il suo respiro si faceva sempre più affannoso, sentivo il suo piacere crescere. I suoi sospiri si trasformarono in gemiti di piacere. Aumentai il ritmo soffermandomi a sollecitare la grossa cappella con la lingua, orami non mancava molto all’esplosione di piacere. Inizia a pomparlo ancora più forte, come se volessi succhiargli la linfa vitale. -vengo Sara, cazzo vengono!!!- furono le sue uniche grida soffocate di piacere, mentre la mia bocca veniva invasa da una ondata abbondante di caldo e denso sperma. Mi staccai dal suo cazzo solo alla conclusione del lungo orgasmo, avevo la bocca piena di sborra, ricordo le pesanti e dense gocce uscire dalle mie labbra ancora socchiuse e cadere sul mio seno, sul mio ventre piatto, ci guardammo negli occhi e la sua espressione soddisfatta era più eloquente di mille parole. -vado a darmi una ripulita- dissi alzandomi –sistemati anche tu e poi raggiungimi in camera mia- aggiunsi sorridendo. -va bene Sara- mi rispose accarezzandomi teneramente il culetto mentre gli passavo di fianco 
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