1. Svegliati, bamboccio


    Data: 02/07/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo

    ... male. Credo che per te sia meglio avere lei in stanza che non quel tuo amico che abita con te a Roma....e spero non ti imbarazzi la mia presenza... so essere discreto sai...”
    
    Subito non capii cosa volesse dire, o meglio temetti di fraintendere. Lucia si adagiò sul letto, in maniera piuttosto scomposta, perciò ancora più eccitante e mi disse: “ Ti lascio lo spazio, così non rischi di sfiorarmi di nuovo quando ripassi”
    
    Paolo a lei:”Però se ti metti così non credo che lui passi oltre, forse ti salta addosso”
    
    Non capivo se stessero semplicemente scherzando o mi stessero provocando. Presi le poche cose necessarie nel cassetto e tornai in dietro. Era mia intenzione andare nel bagno per togliermi l'accappatoio e mettermi almeno i boxer se non proprio il pigiama (che all'epoca non portavo d'estate). Passando, Lucia alzò una gamba e mi sbarrò il passo. Mi fermai per guardarla e lei, fissandomi mentre si passava la lingua tra le labbra, fece arrivare il suo piedino sotto il mio accappatoio e lo sfregò sul polpaccio. Guardai Paolo temendo chissà quali assurde reazioni, invece mi sorrise e disse “E' un poco colpa tua se le hai guastato la festa prima con il tuo arrivo. Credo che tu debba proprio risarcirla” Poi con un tono che sembrava volesse dirmi:“Svegliati bamboccio” aggiunse: “Vuole te, non l'hai capito? “ mi venne addirittura vicino, mi pose una mano sulla spalla e aggiunse :“Le piace il muscolo giovane...non dirmi che non piacerebbe anche a te assecondarla”
    
    “E tu?” ...
    ... chiesi.
    
    Ritirò la mano e si ritrasse di mezzo passo. Ridendo disse: “Io? Guardo volentieri”.
    
    Le vene delle mie tempie pulsavano all'impazzata, non mi sembrava possibile nulla di quanto stava succedendo. Lucia ritirò i piedi sul letto, divaricò le ginocchia e la stoffa leggera della vestaglietta scivolò lungo le cosce, facendo apparire la parte più intima della donna che, tra l'altro, lei subito si affrettò a toccarsela con una mano, facendo passare i polpastrelli tra le grandi labbra dalle quali spuntavano le ondulate altre più intime labbra. Già non capivo più niente e Paolo da dietro mi disse “Ci eravamo eccitati proprio pensando che su quel letto dormi tu, giovane ed aitante come sei e stavamo immaginando che tu potessi esserci quando sei arrivato davvero. Guarda che per noi non è la prima volta accogliere un bel giovanotto tra noi due,... sciogliti, non startene impalato”
    
    Fu questa la seconda volta che intesi le sue parole come se volessi dirmi “Svegliati bamboccio”.
    
    Non volli sentirmelo dire ancora. Mi posi innanzi a Lucia, aprii il mio accappatoio e lo lasciai scivolare lungo le spalle, chinandomi verso di lei per baciarle l'ombelico e senza troppo temporeggiare spostarmi tra le sue cosce per mordicchiarle con le labbra della mia bocca, quelle della sua figa, per insinuare la mia lingua a cercare il suo clitoride, per deliziarmi degli odori, dei sapori, degli umori di quella piccola “miniera” di grandi piaceri. Nel frattempo avevo le braccia distese e le mani ...
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