Svegliati, bamboccio
Data: 02/07/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Zindo
... sui suoi voluminosi e soffici seni i, a volte per palparli e massaggiarli, altre volte per giocherellare con pollice ed indice sui capezzoli diventati turgidi. Lei sollevava il bacino e lo muoveva con piccoli movimenti rotatori, per favorire il mio lavorio di bocca e lingua. Quando pose le sue gambe sulle mie spalle mi sollevai quel tanto necessario per portarmi con al bocca ai suoi capezzoli puntando il mio cazzo ormai durissimo sulla sua figa già umida, dilatata, vogliosa al pari del mio cazzo di congiungersi insieme.
Scivolai facilmente in lei che si aggrappò al mio torace con le braccia e selvaggiamente cominciò a leccarmi il collo, mordermi i lobi, graffiare con le unghie le mie spalle, mentre io la riempivo a colpi ritmati e veloci, con affondi decisi.
Le reti cigolavano. Me lo ricordo ora che c'era anche il cigolio. Allora non me ne fregai proprio che i miei potessero sentire ed immaginare.
In quell'occasione mi ero perso così tanto in Lucia da essermi scordato persino della presenza di Paolo. Il quale però c'era e, contrariamente a quanto aveva dichiarato di voler fare, non rimase affatto da una parte a guardare ma, e me ne accorsi con un iniziale spavento, quando cominciai a scopare la moglie prima ...
... sentii le sue mani sulle mie natiche, poi, mentre me le dilatava sentii qualcosa anche tra i glutei. Un attimo di timore che volesse sodomizzarmi e subito mi accorsi che si era tuffato con la faccia e stava lavorando di lingua nei paraggi del mio orifizio anale. Non mi posi il problema se fosse normale o meno, sentirmi leccare il culo e palpeggiare i testicoli da lui mentre mi scopavo lei e mi piacque molto e non fece niente per impedirglielo, anzi...ora lo confesso...non so se lo avrei ostacolato nel caso avesse osato fare di più, fare altro, osare con il suo membro la dove operò con la bocca. Lui non osò e la cosa un poco mi dispiacque pure, ma non l'ho mai detto prima. Forse non ne ebbe il tempo perché godemmo tutti e tre in un tempo che a me sembrò breve, ma poi mi resi conto che non eravamo stati affatto poco a trastullarci con foga saziandoci l'uno dell'altro.
La cosa buffa è che il giorno dopo, davanti ai miei genitori, Paolo e Lucia si scusarono con me per il disturbo arrecato arrivando senza preavvertire ed usurpando il mio letto e proponendomi di “vendicarmi” andando da loro a sorpresa quando avrei voluto.
In tanti anni non ci siamo mai più rivisti, ma a quanto pare non abbiamo mai scordato quella notte
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