Il campeggio nudisti, seconda parte.
Data: 06/07/2018,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... motorino di servizio e un quarto d’ora dopo lo spensi per veleggiare verso il largo. Io e Pierre sedevamo a poppa, le, nostre mogli a prua. Sul pagliolato, a destra e a sinistra dell’albero, stavano i due tedeschi, sdraiai pancia sotto, soddisfatti. Io e Pierre guardammo i due culi di Helmut e Carola.
- Non male, – disse lui in francese. – Li inculeresti?
- Tutti due? – Domandai.
- In questo momento me li farei entrambi… – Disse dopo averci pensato.
- Non hai erezioni, – osservai ironicamente.
- In un campeggio nudisti è difficile, – rispose. – Ieri, sia io che te abbiamo avuto un cenno di erezione, quando mia moglie ti ha mostrato il culo…
- A proposito, grazie davvero. Ma la mia, in tribunale, era stata solo una battuta… Comunque tua moglie ha un culo superbo. Meriterebbe… Scusa.
- Ecco, vedi? – Commentò. – In città, quello che è successo ieri si sarebbe concluso a letto. Qui invece…
- Vero… – Ammisi. – Ma, davvero ti sei eccitato a vedere tua moglie che mi mostrava i culo?
- Sì, mi sono sorpreso a godere… In città sarei stato geloso, che ne so. Qui mi sarebbe piaciuto vederti desiderarla.
- Solo desiderarla?
Non rispose. Tornammo a guardare i culi ben fatti e invitanti di Helmut e Carola.
Poi virai verso nord, alla ricerca di una baietta poco frequentata. Il che era impossibile, ma qualcosa trovammo lo stesso poco prima del fiordo di Lehm.
Gettai l’ancora, avvolsi il fiocco sullo strallo di prua, ammainai la randa, fissai il boma al ...
... drasto e cercai un po’ di relax tornando a sedermi a poppa.
- Cosa vuoi che facciamo? – Chiese mia moglie.
- Il medico ha prescritto loro di stare in acqua il più a lungo possibile, così si ammorbidisce la pelle dei piedi. Saltate tutti in acqua, no?
- E tu?
- Uno a bordo deve restarci sempre.
- OK, dopo ti diamo il cambio.
Si divertirono parecchio. I due tedeschi, in acqua, sembravano perfettamente sani. Ripensai ai due clisteri e provai un certo piacere perverso. Sì, pensai, me li inculerei anch’io…
Riuscii saltare in acqua verso mezzogiorno, con gli altri tutti a bordo. Presi la maschera e una fiocina. Catturai qualche granséola e la misi nella retina. Non hanno molta polpa nelle celle, ma così, crude, sono davvero prelibate.
Una volta a bordo mi divertii anche col prosciutto e il melone. E del vino bianco, ancora abbastanza fresco.
Poi mi misi al lavoro con i piedi dei due infermi.
Come aveva detto il medico, grattando le piante dei piedi, gli aculei dei ricci adesso sarebbero usciti. Presi la spazzola e cominciai a passarli. Non sentivano male, solo un forte senso di fastidio. Comunque lavorai facendo attenzione. Quando finii, li feci tornare in acqua. Poi, una volta risaliti, recuperai l’ancora e presi la via del ritorno. Oltrepassai il campeggio, puntando a Rovigno per fare la spesa. Si offrirono di preparare la cena ancora i francesi. I tedeschi vollero mettere i soldi.
Tornati al campeggio, decisi di portare i due con la seggiola a ...