17 - una porca giornata! - Racconti Erotici

17 - una porca giornata!

... sua schiena e le sue sulla mia. Ci concedemmo anche una modesta palpata, lui fece scivolare una mano sul mio culetto, cercando il buchino e stuzzicandolo con le punte delle dita, io presi in mano il suo pisellone in semi-erezione, tutto ciò davvero per qualche attimo, poi con un bel bacio a schiocco sulle labbra ci staccammo per metterci i costumi.

In spiaggia andò più o meno tutto come previsto, a parte per il fatto che Andrea fu molto impacciato. Sinceramente non lo capii, tutti quanti sapevano chi fosse, quasi tutte quelle persone lo avevano anche già incontrato, eppure lui rimase abbastanza sulle sue, legando poco, faticai a presentarlo, fu di poche parole e cercava di evitare un pò tutti. Forse sul momento gli fece questo effetto l'idea di trovarsi davanti a tanti miei parenti, tutti assieme e tutti che sapevano che era il mio ragazzo. Non fui molto contento del suo atteggiamento, anche perché in alcuni momenti sembrava proprio che li volesse evitare e ciò si vedeva, comunque dopo le prime due chiacchiere di convenevoli appena arrivati in spiaggia, lo portai in acqua a fare il bagno, con l'intento di farlo rasserenare portandolo un pò lontano da tutte quelle persone (manco fossero state tutte in cerchio attorno a lui, vabbè...) e magari anche parlare un attimo.

Parlammo poco, mi disse che era soltanto un pò in soggezione perché erano tante persone, per lui ancora estranee, e non sapeva come rompere il ghiaccio, io gli chiesi di essere semplicemente un pizzico più ...

... disinvolto. Capivo perfettamente la sua difficoltà a trovare buoni spunti per rompere il ghiaccio, anche io sono molto imbranato se devo cominciare una conversazione con una persona nuova, ma lo rassicurai facendogli notare che c'ero io con lui, come fare scuola guida con l'istruttore. Ci pensavo io ad intavolare un argomento di chiacchiera, bastava che lui partecipasse invece che rimanere un passo indietro a me, in silenzio, aspettando che io finissi di parlare con una persona.

Detto ciò, cambiammo nettamente argomento quando lui, ovviamente sott'acqua, mi afferrò il pacco da sopra i bermuda dicendomi "ho ancora voglia da prima", con un tono davvero molto voglioso.

"A chi lo dici cucciolo, non abbiamo fatto in tempo a fare niente, te credo che abbiamo voglia"

"Andiamo in acqua più alta" propose. Io, lo seguii dopo un primo attimo di scetticismo: lui nuotava maluccio, non mi piaceva molto saperlo in acqua alta, tuttavia l'eccitazione, il fatto che comunque era con me che sono un nuotatore esperto (malgrado il ginocchio reduce dall'infortunio) e che la spiaggia era piena di gente, e il mare molto calmo mi convinsero a seguirlo.

Ci fermammo quando nemmeno io toccavo, il pelo dell'acqua quasi al mento. Il mare è talmente limpido che potevamo vedere perfettamente tutto il nostro corpo fino ai piedi, ma allo stesso tempo eravamo protetti dal fatto che dopo qualche metro ovviamente non si riesce più a vedere sotto la superficie dell'acqua, quindi tutti i vari parenti e ...