1. Fragole e cognac


    Data: 17/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: prossi

    ... peli. Lasciai scorrere il suo pene fuori dalla bocca gustandolo a labbra allungate fino alla punta del glande e gli imboccai un testicolo liscio come la seta e poi l’altro mentre lui si abbandonava in rumorosi mugolii di piacere mentre sorseggiava il cognac e mi accarezzava la nuca sospingendomi la testa verso di lui.
    
    Poi poggiò l’orlo del bicchiere sull’ombelico e vi versò del cognac a sufficienza perché si formasse un rivolo che discendendo fino al pube e poi ancora più giù formò delle goccioline sulle cosce, sul pene e sui testicoli. Leccai quelle goccioline allungando la lingua e poi rimisi in bocca il suo pene e lo succhiai. Il sapore del cognac immischiato con la sofficità della sua pelle mi inebriò. Ancora del cognac cadde dal bicchiere e ancor di più continuai a succhiargli il pene che cominciò a crescere e a diventare duro come la roccia. Non una sola goccia di cognac lasciai che cadesse per terra, a lingua larga gli lavai le cosce, i testicoli e il pene, il pube e gli inguini.
    
    Bussarono alla porta. Doveva essere il cameriere con le fragole, la panna ed il mascarpone. Guardai Federico negli occhi incerto sul da farsi. Non era il caso di aprire la porta mentre eravamo nudi ed eccitati. Mi disse con un sorriso malizioso di rimanere lì a succhiargli il cazzo e versò ancora del cognac. Tirò a se la coperta del letto e girandomela attorno coprì per intero me e lui fino all’ombelico. Sarebbe stato chiaro per chiunque immaginare cosa succedesse sotto quella coperta, ...
    ... ma lui, senza perder tempo, ordinò al cameriere di entrare.
    
    Dal cigolio della porta, capii che il cameriere era entrato in camera e dal tintinnio di vetri che si urtavano capii che portava il suo carico di vasetti in un vassoio. Non so dirvi quale sia stata la sua reazione nel vedere quella scena visto che me ne stetti sotto la coperta. So solo che, dopo avere depositato il vassoio, il cameriere ci augurò buon divertimento e poco dopo udii chiudersi la porta.
    
    Federico tolse la coperta dai nostri corpi e la ributtò sul letto. Mi guardò con un sorriso da mascalzone e mi disse: “Hai visto, è gente abituata!”
    
    “Si, hai ragione, però ho avuto paura lo stesso.”
    
    “Adoro le fragole con la panna ed il cognac.”
    
    “Ti prendo il vassoio?” gli chiesi.
    
    “Si, ti prego.”
    
    Mi sollevai da terra e presi il vassoio e lo adagiai sul letto. Lui si distese sul letto, allungò le mani e prese la ciotola con la panna. Con un cucchiaino ne raccolse un bel po’ e l’assaggiò. Dal mugolio che ne seguì capii che era di suo gradimento. Prese un altro cucchiaino di panna e se la versò sui capezzoli e sull’ombelico formando dei montarozzi, acciuffò alcune fragole con le punte delle dita e le poggiò in cima.
    
    “Anch’io adoro le fragole con la panna” gli dissi e senza attendere oltre mi distesi anch’io sul letto e avvicinai le mie labbra su quei montarozzi bianchi puntati di rosso. Allungai la mia lingua a dismisura e gustai la panna e la sua pelle, le fragole e i suoi capezzoli.
    
    Federico mi ...
«12...4567»