Sotto a pioggia
Data: 20/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Alvertn
... pube, strofinandosi e piegandosi in avanti. Un movimento che ha suscitato senzazioni calde in me, pulsazioni accelerate e senza volerlo un inizio di erezione. Penso che sentendolo in crescita marco smetta di fare il cretino, ma mi sbagliavo di grosso, anzi grosso era divenuto il mio cazzo. Ormai verticale sopra il mio pube, duro e pulsante, attende che qualcosa succeda, e i glutei si appoggiano con insistenza e forza, iniziano un leggero movimento sulla verticale in su e giù, Lento e tranquillo prosegue con la sua provocazione ed io mi chiedo quale sarà il limite che si è posto.
Si piega in avanti, premendo sul cazzo, con la mano passa fra le sue gambe e lo impugna, lo posiziona con circostanza sul suo ano, lo tiene in posizione e arretra senza cambiare posizione. La cappella trova resistenza, non so se succederà ma non cede, cazzo che voglia mi ha fatto venire, sono eccitatissimo, voglio entrare e lui non vuole rinunciare, ed eccomi che inizio a spingere in avanti mentre lui arretra, e di colpo si apre il paradiso, con un a nuova spinta ecco che scivola dentro inarrestabile, scivola ed entra bene, ed arrivo in fondo, e non posso entrare di più, ed inizio a scoparmelo con voglia, ritmo, desiderio, amore, dolcezza, forza.
Marco si radrizza e i nostri corpi si stringono, si toccano si sfiorano e si compenetrano, o meglio lo penetro io con decisione, gli palpo le tette e poi scendo ad impugnargli il cazzo. Un bel cazzo ora duro. Quasi come il mio nelle dimensioni e nella ...
... forma. Lo meno, lo sego, lo stimolo, gli mordicchio i lobi delle orecchie e sento che ormai il momento si è avvicinato, che fra poco lo innonderò e riempirò tutto. Accelero il ritmo della sega, vorrei venire con lui, forse ci riesco, lo sento ansimare, sotto il getto caldo dell’acqua ecco che lo sento pulsare come io pulso in lui e con un urlo trattenuto da entrambi sborriamo assieme, sborriamo copiosamente io in lui, lui sul vetro della doccia bagnato, e la colata biancastra che scende sospinta dall’acqua. Finisco di riempirlo, godendo come una troia, o almeno come penso possa godere una troia, che si apre la porta e entra Alberto.
Ci trova con io che ho ancora il cazzo dentro, e il suo cazzo in mano. Divento rosso e quasi sprofondo dalla vergogna, mentre Marco indifferente mi spiazza “sai che è stupendamente bravo, mi ha scopato come un amente, ha goduto di me ed io di lui, cazzo visto che avevo ragione io”
“che stai a dire? Che vuoi dire?” chiesi turbato.
Alberto mi interrompe “bene allora adesso entro anch’io, A tre sarà tutta un’altra cosa”
Si spoglia velocemente mentre io lo osservo e non ho estratto ancora il membro che si stà indurendo nuovamente ne culo di Marco, forse per quell’inattesa presenza o quello spogliarello che mostra un amico nudo ma soprattutto con un cazzo di belle dimensioni.
Appena nudo entra anche lui, la doccia non è grandissima e quindi siamo stretti. Alberto si piazza dietro a me, mi stringe le natiche, palpandole e soppesandole, ...