1. L’esame di martina - capitolo 2


    Data: 27/07/2018, Categorie: Etero Autore: 36degrees, Fonte: Annunci69

    ... ripulendo il pavimento da quel poco di orina che non aveva colpito gli stivaletti.
Dopo aver lasciato la maglietta a terra l’uomo sollevò quindi uno degli stivaletti e lo avvicinò alla bocca di Martina; “sputa fuori”, le disse.
Martina si lasciò quindi uscire di bocca il preservativo facendolo cadere nello stivaletto.
L’uomo, dopo aver riappoggiato lo stivale a terra, sputò con decisione nello stesso; “tocca a te”, disse poi alla ragazza che a sua volta chinò il capo e ci sputò dentro.
Dopo aver chiesto alla ragazza di sputarci dentro almeno altre cinque volte e dopo aver lui stesso fatto la medesima cosa, l’uomo si alzò in piedi. “Se ne vada”, disse dirigendosi verso la scrivania; “le scriverò sopra un foglio le domande che le porrò tra poche ore in sede d’esame”, aggiunse.
Martina si alzò in piedi, recuperò da terra la maglietta e se la rimise velocemente addosso, poi si guardò le ginocchia; fare il giro della stanza come una cagnolina le aveva lasciato degli evidenti segni neri sopra di esse.
“C’è un cesso qui a fianco, vada a darsi una sistemata…e cerchi di non farsi vedere da nessuno”, disse l’uomo cominciando a scrivere le domande sopra il foglio di carta.
Martina prese la sua borsetta e raccolse per i lembi gli stivaletti; fece per uscire quando la voce dell’uomo la fermò per l’ennesima volta.
“Un attimo, signorina”, disse con tono perentorio; “il gioco prevede ancora alcune regole da rispettare se vuole ottenere il suo 30”.
Martina deglutì; cos’altro poteva volere ...
    ... quell’uomo da lei che già non avesse ottenuto?
L’aveva insultata, umiliata, fottuta ed in ultimo le aveva rovinato la maglietta e gli stivali con cui si sarebbe dovuta presentare all’esame tra poco meno di 2 ore.
“Gli stivali devono rimanere così, non si azzardi a pulirli”, proseguì l’uomo accendendosi una sigaretta.
“Li indossi subito”, le ordinò.
Martina si infilò gli stivali senza fiatare; il preservativo le dava fastidio sotto la pianta del piede ma sapeva bene che le sarebbe stata negata la richiesta di poterlo togliere; sapeva anche che non le sarebbero stati restituiti ne reggiseno ne mutandine, perciò decise che non valeva nemmeno la pena chiedere il suo intimo indietro, anche perché le mutandine erano ormai fuori uso.
“Stesso discorso per le ginocchia”, tuonò ancora la voce dell’uomo; “c-cosa?”, replicò Martina incredula.
“Non le è consentito lavarle”, disse l’esaminatore con tono minaccioso; “le è permesso soltanto darsi una sciacquata e una ripulita al viso”, aggiunse.
“E per la maglietta…non le è concesso cambiarla, ma può sempre provare a pulirla…”, disse in conclusione ridendo ben sapendo che si trattava di un’impresa impossibile visto il poco tempo che mancava all’esame.
Martina stava quasi per piangere, aprì di scatto la porta ed uscì.
Fortunatamente nessuno era presente nel corridoio in quel momento; la ragazza entrò quindi in bagno e dopo essersi guardata allo specchio cominciò a darsi una sciacquata al viso e a sistemarsi il trucco, domandandosi dove avrebbe ...
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