Nascita d'una zoccola (dedicato a siamoin3)
Data: 30/07/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: efermi
... sempre fatte e sciupate da quella vita piena di siringhe e pompini a ogni spacciatore che conoscono. Invece Alessia è la classica fidanzatina con la freschezza dei 25 anni. Si, è vero, convive con un ragazzo di 30 anni, ma è un tipo tranquillo, niente che Baruk non possa gestire in tutta serenità. L’ha notata un giorno, mentre comprava una camicia. Stava facendo i complimenti ad una signora per come le stava il vestito. I suoi capelli neri, lunghi fin sotto le spalle erano legati in una lunga coda che oscillava coi movimenti della testa. Un leggero rossetto accentuava la forma e il colore delle sue labbra. Un corpo esile, con le forme nei punti giusti. Leggins e maglina corta. Da quel giorno non se l'era più tolta dalla testa e, Baruk, decise che sarebbe stata sua.
Il primo approccio un incrocio di sguardi: casuale quello di lei, insistito quello di lui. Farsi vedere tutti i giorni in negozio. Anche solo farsi vedere. Abituarla alla sua immagine. Alla sua presenza, silenziosa, ma costante. Ricoprirla di sguardi d'ammirazione, e che importa se lei si imbarazza o si infastidisce, così è anche più attraente. Vulnerabile. Chiederle un consiglio per un acquisto. Che male c'è. L'imbarazzo nella sua voce melodica, acuta, lo incantava. Una volta l'aveva anche sentita canticchiare spensierata e quando si era accorta della sua presenza si era subito zittita ed era arrossita come una bambina. Quella voce, a Baruk, era entrata nella testa. Era sempre più curioso di scoprire come ...
... geme una ragazza italiana, giovane, bella e sistemata. Ogni volta trovava una scusa per importunarla e si vedeva che, a lei, lui, proprio non piaceva. Si, ma tutte le volte le cadevano gli occhi sul suo pacco. Sempre.
Quel pomeriggio la vide baciarsi col suo ragazzo. Erano abbracciati. Lui l'aveva salutata dicendole che l'avrebbe aspettata a casa per cena. Lei si faceva toccare, baciare, stringere. I suoi occhi erano tutti per lui. Solo per lui. Nell’andare via Francesco le aveva dato un buffetto sul culo coperto dai leggins neri e Alessia si era guardata intorno incrociando lo sguardo di Baruk. Si erano fissati a lungo. Quel culo lo sognava la notte, lui. Fu dopo quelle occhiate, in quel pomeriggio, che capì che non avrebbe più resistito.
All’uscita dal negozio Alessia salì sul motorino e tornò a casa. Baruk la seguì. Abitava in una villetta immersa nei campi. Nel silenzio e nel tepore di un sole calante, Alessia parcheggiò davanti al cancello di casa. Teneva la testa bassa cercando le chiavi nella borsetta quando, da dietro, una mano scura, le turò la bocca, e un corpo molto più grosso del suo le si appoggiò alla schiena. “Sh! Sta brava…” le voltò il capo per farle vedere chi fosse. E quando lei lo vide capì che non avrebbe avuto scampo. “Lo so. Lo vuoi anche tu. Lasciami fare” Alessia si dimenava dentro la stretta di Baruk mentre in lui cresceva sempre di più la voglia di quel corpo curato. Le premette un coltello sulla guancia dicendole di non gridare. Tolse la mano ...