1. Gita scolastica 1


    Data: 30/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: michiamanotu

    ... ed eccitazione. Stare lì ai suoi piedi, sotto di lui che mi guardava dall’alto mi faceva impazzire. Ero tutto suo, completamente sottomesso al suo corpo virile e maturo e alla sua perversione.
    
    Quando fu soddisfatto mi fece alzare e, sedendosi sul letto mi ordinò di sdraiarmi sulle sue gambe. Inizialmente non capivo, poi ebbi un sussulto. Durante quella chat gli avevo raccontato anche di uno dei miei più grandi desideri sessuali. Si ricordava tutto allora! Mascherando la mia felicità feci quello che mi chiedeva. Il primo schiaffone che ricevetti sul culo mi confermò tutto. Il secondo, il terzo, il quarto e tutti gli altri non tardarono a farsi sentire e mi mandarono in paradiso: quante volte avevo sognato di trovarmi tutto nudo sulle sue gambe in aula a scuola e di essere sculacciato fino ad avere il culetto rosso e dolorante? Troppe. Ma niente poteva eguagliare quella situazione di intimità: farmi quello che avevo descritto in chat sottintendeva una sua attenzione nei mie confronti. In quel momento ogni sculacciata era un atto di sottomissione, ma era anche un bacio, una carezza. Faceva male, ma faceva anche incredibilmente salire la mia eccitazione. Quando il mio lato b fu totalmente rosso entrambi sapevamo che era il momento dell’atto finale. Mi alzai. Lui seduto dal letto mi guardò dall’alto in basso.
    
    “Sei bellissimo” mi disse, “e sei tutto mio”.
    
    Mi tuffai su di lui e lo baciai.
    
    Entrambi eravamo consci del fatto che di lì a poco sarei davvero stato suo, in ...
    ... qualche modo per sempre.
    
    “Prima mi ha guardato?” Gli chiesi. Paradossalmente una parte di me voleva ancora conferme del fatto che non fosse tutto un sogno.
    
    “Prima quando?” Mi chiese, non capendo a cosa mi riferissi.
    
    “Quando mi sono spogliato per te, prima di entrare in doccia. Mi hai guardato?” La mia voce si spezzò quasi.
    
    Fece una leggera risata.
    
    “Certo che ti ho guardato, cucciolo”, mi disse, “come vedi non sono stato capace di resistere alle tue provocazioni”.
    
    Gli sorrisi, arrossendo. Dopo mi prese di forza e mi fece sdraiare sul letto. Leccò il buchetto a lungo. Sentivo la sua barba pizzicare sulla pelle di quel punto così intimo e non potevo che amare quella sensazione. Purtroppo nessuno dei due aveva il lubrificante con se, ma non ce ne curammo. Entrò dentro di me, si prese la mia verginità e mi scopò a lungo lo stesso. Ero a novanta sul letto, con lui che mi cingeva da dietro col cazzo tutto dentro di me. Ad un certo punto mi abbracciò forte, mi bacio sulla nuca e sussurrò: “sei la mia troia”, poi riprese a scoparmi forte, mentre con una mano mi afferrò il cazzo e inizio a masturbarmi.
    
    “Si, sono la sua troia...” sussurrai in balia dei suoi colpi.
    
    Venni, sborrando sul mio cuscino. Poco dopo, fra versi animaleschi, venne anche lui, dentro di me.
    
    Restammo fermi, mentre lui mi abbracciava da dietro. Il buchetto mi bruciava tanto, ma ero totalmente soddisfatto di avergli dato il mio corpo.
    
    Fu lui a rompere il silenzio.
    
    “Non puoi dormire in ...
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