-
Il tettuccio
Data: 18/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: Calicanto165, Fonte: Annunci69
... sguardo subito si concentro' sul cazzo che si.avvicinav semiduro e ciondolante fuori dai pantaloni. Pochi secondi e lo sporse in bella vista dal finestrino. Il tizio era molto alto e proporzionatamente dotato. Elena si fermò a guardare quel cazzo duro e inaspettato con me. Lo prese in mano e guardandomi con gli occhi dilatati dall' eccitazione mi disse: "Questo bel cazzo ce lo godiamo insieme, vero? ". "L' ho scelto apposta perché me lo avevi confidato in una fantasia di molto tempo fa." le risposi. Nel sentirmelo dire cominciò a salvarmi furiosamente sopra e guardandomi, senza staccarsi mai contemporaneamente lo segava. "Prima godiamo noi, però!" disse mordendosi le labbra con egoistica voglia. Sentivo la mia amante abbandonarsi al piacere eppure ero sicuro che sarebbe stata capace di gestire gli orgasmi di tutti e tre. Sputo' sul cazzo del tizio e se lo batte' sul seno che io sollevavo come un trofeo mentre mi cavalcava. Sentivo la sua fica letteralmente "cacciarmi fuori la sborra", frase che lei mi aveva detto mille volte per incitarmi a venire. Le tirai i capelli all' indietro e lei esplose ancorata al mio.cazzo e aggrappata al cazzo dello sconosciuto, con un dito della mano libera agganciato alla mia bocca. Sentii le onde dell' orgasmo come uno tsunami propagarsi dalla fica al culo. "Riempi la tua troia, amore mio!". Lo aveva gridato così forte che il tizio si era fermato immobile ad ascoltare. Non era ancora finito quel terremoto che esplosi in una ...
... serie infinita di schizzi. Lei mi sorrideva appagata e ancora eccitata, era felice di essere riuscita a tenere quel cazzo pronto per noi un po' come una sigaretta da godere insieme dopo aver fatto l' amore. Rimanemmo in quella posizione con il mio cazzo che tappava ermeticamente la sua fica ben riempita. Iniziammo a baciarci infilando quel bel membro che pulsava ancora di voglia tra le nostre bocche e lingue. Mi guardo' negli occhi e affondò la bocca ingoiando tutta la cappella e oltre, giù tutto fino alla base. Lentamente lo tirò fuori e me lo offrì lasciandolo allagato di saliva. Io iniziai a dare una piccola leccatina come fosse un cibo mai assaggiato. Indugiai come se avessi avuto timore di non essere all' altezza e giocai a imitare il modo in cui se lo godeva lei. Faceva parte del gioco. Non smettevamo di guardarci negli occhi mentre ne sentivamo il profumo, il gusto e il tatto. Quando uno di noi non aveva la bocca piena o impegnata, l' altro sussurrava parole oscene e di approvazione. "Buono, vero?", "Bravo/a!", "La punta, leccagli la punta!", "Chi è più troia tra noi?". Parole infinite. Con la mano destra aprii la portiera e la spalancai invitando il nostro guardone a salire sul predellino in modo da poterlo godere ancora meglio. Con la mano sinistra rapidamente sganciai la tendina interna del tettuccio dell' auto. Lei afferrò il suo bacino tenendolo per le natiche e alzò con me lo sguardo al cielo istintivamente. "Mmmm...adoro le tue idee, amore. Sei ...