1. Jesolo - domenica


    Data: 18/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey

    ... finì, la donna si spalmò con abbondante crema doposole e subito dopo si affrettò a cucinare una bistecca per Marco. Per lei si preparò una abbondante insalata di lattuga, carote e pomodori per recuperare i sali minerali perduti durante l'esposizione prolungata al sole. Mentre mangiava, si rese conto che ormai il dilatatore anale non le recava alcun fastidio. In quel momento si ricordò del medesimo episodio descritto in "Histoire d'O" e si sentì accomunata alla schiava per antonomasia, a colei che con la sua sottomissione aveva legato indissolubilmente alla sua vita due uomini ricchi e potenti, mettendo in dubbio l'effettivo rapporto che O rivestiva. Schiava perché obbediva ciecamente al suo padrone o donna fatale che aveva reso schiavo l'uomo a cui permetteva di infliggere torture e umiliazioni? Non ebbe modo di proseguire nelle sue riflessioni perché Marco le chiese di preparare un caffè e di andare sul letto ad attenderlo, a gambe aperte, senza dilatatore inserito. Ubbidì. Quando giunse in camera, trovò un pc acceso e che mostrava un collage di filmati pornografici aventi come soggetti donne umiliate in pubblico. Nonostante Paola non avesse alcuna attrattiva per la pornografia, il fatto che il suo padrone le avesse imposto di andare in camera e avesse deliberatamente lasciato scorrere quelle immagini, provò un'eccitazione crescente perché intuì che Marco la stava predisponendo per le prove future. Quando l'uomo arrivò sul letto, era già parzialmente eccitato. Ammirò i ...
    ... pettorali tonici e gli addominali evidenziati. Si posò con le ginocchia ai lati del suo petto e le infilò il cazzo in bocca. Si fece leccare e succhiare finché il membro non divenne duro al punto di non poter essere piegato e solo allora si spostò tra le sue gambe. Era la prima volta che il suo padrone la stava scopando guardandola negli occhi e lei apprezzò moltissimo nel leggervi il piacere che scaturiva dal volto di Marco. Occhi luminosi, labbra carnose semiaperte e di un colore rosso carminio per l'irrorazione del sangue, il respiro che via via diviene più affannoso, prova inoppugnabile di un orgasmo in arrivo e che lei ancora una volta anticipa con un grido di piacere che si smorza solo quando a sua volta l'uomo le inonda l'utero di sperma, urlando come un animale. Si accasciò su di lei, schiacciandola deliziosamente con il suo peso. Quando si tolse dal suo corpo, si girò su un fianco e le chiese di pulirgli il membro perché non aveva l'intenzione di farsi un bidet. Lei obbedì e succhiò con perizia lo sperma mischiato ai suoi umori, badando di non trascurare i liquidi organici colati sullo scroto. Marco la lasciò andare in bagno per lavarsi e le ordinò di rimettere il dilatatore prima di mettersi a riposare. Alle diciassette, Paola era sotto il sole, senza cappellino, legata a "X" al patibolo in legno che Marco aveva eretto al mattino. Si stava arrossando vistosamente e l'arsura cominciava a renderle le labbra secche. Il suo padrone se ne stava beatamente sotto l'ombrellone a ...