1. Jesolo - domenica


    Data: 18/09/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: VicentinoGrey

    ... leggere e quando aveva caldo, si concedeva una nuotata rilassante. Le articolazioni iniziarono a dolere e le cinghie di cuoio attorno ai polsi e alle caviglie stavano brasando gli strati superficiali della pelle. Non capiva perché doveva restare così, esposta al sole. Ci fosse stato del pubblico, avrebbe pensato a un'umiliazione plateale, a una sopraffazione legalizzata, a un degrado condiviso, visto che non si sarebbe certo messa a urlare "aiuto!". Inizialmente aveva pensato che Marco volesse solo un giocattolo su cui sfogarsi sessualmente per un'intera settimana. Questa noncuranza verso la sua presenza era insopportabile più della calura che le rinsecchiva la pelle. Alle diciannove si sentiva esausta. Braccia e gambe erano intorpidite, le giunture gridavano pietà, le labbra si erano screpolate e non aveva più saliva in bocca. - Padrone - chiamò flebilmente - mi faccia quello che vuole, ma mi tolga da questo patibolo. L'uomo si alzò e sorrise enigmaticamente. La liberò e la fece inginocchiare a terra. Poi l'afferrò per i capelli e le mise il cazzo in bocca. - Fammi godere, schiava. Ti regalerò un po' di liquido per dissetarti. Paola fu scopata brutalmente in bocca per alcuni minuti, ma fortunatamente per lei, gli schizzi arrivarono copiosi in gola a darle un po' di umidità, benché calda e vischiosa. Quando gli schizzi terminarono, Marco si sfilò dalle sue labbra e si diresse verso il lettino. Sistemò i vari oggetti e poi fece cenno alla donna di venire a bere acqua. Essendo ...
    ... ancora con le ginocchia a terra, Paola non pensò neppure si alzarsi in piedi, ma gattonò come un animale assetato alla vista di una fontana. Prese una bottiglia da due litri e bevve con ingordigia tutto il contenuto. Ristorata, prese il telo e il cappellino e si diresse a casa. Ormai non sentiva più la presenza del dilatatore anale. Su ordine preciso del suo padrone, dovette lavarsi con l'acqua calda. La pelle bruciava e non riusciva a piegare le braccia all'indietro per lavarsi la schiena. Si sentiva come se fosse stata picchiata con dei bastoni di legno sulle giunture. Raggiunta la camera, si precipitò a schizzare un'abbondante dose di crema doposole sul palmo della mano e a spalmarla su tutto il corpo. Era completamente rossa eccetto la striscia bianca dovuta alla cintura in vita, alle stringhe che si dividevano a "V" ai lati del pube fino a congiungersi alla cintura e alla strisciolina collegata a queste e che però sprofondava tra le natiche. Marco preparò un'insalata caprese a base di mozzarella di bufala, accompagnata da un sauvignon friulano fresco. La donna sembrò rinascere. Marco le chiese come si sentiva e dimostrava un interesse genuino per la sua salute. Dopo il caffè, si accomodarono sulla veranda. Fece sedere la schiava a terra e la ordinò di masturbarlo delicatamente, mentre lui si sarebbe dedicato alla lettura. Per un'ora, Paola dovette insalivare le mani e accarezzare il sesso e le palle del suo padrone. Quando posò il libro, Marco fece sfilare il dilatatore ...