Jesolo - domenica - Racconti Erotici

Jesolo - domenica

... dal culo della donna e la fece impalare sul proprio cazzo, facendola volgere verso il mare. Le sue mani brancicarono i suoi fianchi e li guidava nel movimento: la stava usando come un'enorme mano che ripeteva i movimenti che la donna stava eseguendo poco prima. Stancatosi dei fianchi, prese possesso delle tette che palpò con energia, tirandole e rilasciandole cadere improvvisamente. Quando però le dita di Marco sfiorarono il clitoride, la donna rovesciò indietro il capo, appoggiò le mani sulle cosce del suo padrone e si lasciò andare al piacere, intenso e squassante come solo il godimento può esserlo dopo una giornata di sofferenza. Marco avvicinò la bocca all'orecchio della donna e le bisbigliò poche parole. - Ti piace essere la mia troia? - Sì, padrone, e vorrei avere una soglia di sopportazione più alta per poter darti ancora maggior soddisfazione. Quando tu mi fai godere, le sensazioni sono tanto più gradevoli quanto più ho sofferto prima. Oggi mi hai distrutto e poco fa mi hai donato un orgasmo tra i più sconvolgenti che abbia mai provato. - Bene. Stanotte potrai dormire ancora nel mio letto e tratterrai il dilatatore nel culo.