06 - finalmente a contatto
Data: 04/08/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: samantho91
... gli altri. Chiusi anche io gli occhi abbandonandomi al piacere che avvertivo con gli altri sensi, in primis quello tattile, che si beava della presenza del suo corpo su di me e del suo calore, ma anche quello olfattivo, che percepiva gli odori della pelle di entrambi fondersi insieme in un piacevole "elisir degli innamorati", e perchè no anche quello uditivo, che percepiva i nostri sospiri, il leggero fruscio dei nostri corpi tra loro.
In quel capolavoro di sensazioni, quasi non mi accorsi che le dita avevano lasciato il mio buchino e che ora il suo pene poggiava su di esso.
"Ti amo" mi sussurrò.
"Ti amo anch'io" risposi, in maniera un pò goffa perchè parlammo senza staccarci dal nostro bacio.
Detto ciò, cominciò a spingere il suo membro dentro di me. A poco a poco, lentamente per sua scelta non certo per mia resistenza, entrò tutto dentro. Ormai il mio sfintere, che fin dalla prima penetrazione gradì molto la generosità delle sue dimensioni, non conosceva più resistenza. Un capolavoro di elasticità: chiuso quando deve stare chiuso, aperto quando "capisce" di doversi aprire. Avevo il buchino addomesticato :D Ogni tanto potevo perfino permettermi di stringere apposta, per rendergli l'ingresso un pò più impegnativo e stretto (cosa che ovviamente, come ogni bel maschietto attivo che sa il fatto suo in fatto di sesso, apprezzava enormemente). Quella volta, comunque, non lo feci.
La sensazione fu fantastica, come quella volta in cui me lo mise dentro poco poco ...
... senza preservativo giusto per farmi provare la sensazione. Questa volta però il piacere era enormemente amplificato dalla consapevolezza che, stavolta, non sarebbe dovuto uscire da me.
"Amore è fantastico" mi disse, già in preda al piacere, quando fu tutto dentro. Mi aspettavo che per lui sarebbe stato ancora più piacevole la differenza: si dice che per il passivo cambi poco, perchè bene o male le sensazioni dovute alla larghezza del membro che penetra sono le stesse, ma che per l'attivo sia tutto un altro pianeta poter penetrare senza il profilattico. Mi accorsi in quel momento di quanto fosse straordinariamente vero, almeno per noi. Cominciò ad andare avanti e indietro, come un treno alla partenza: dapprima molto lento, quasi cauto direi, poi progressivamente più veloce e con vigore. I lievi sospiri di godimento si fecero molto più pesanti, il suo fiato rovente mi accarezzava il viso e le mie mani scorrevano sulla sua schiena fino al suo culo statuario per afferrare saldamente le sue chiappe sode e perfettamente simmetriche e spingerlo con ancora più decisione dentro di me. Ben presto si abbandonò a delle urla di godimento molto forti che mi fecero arrapare ancora di più, tanto eravamo soli. Il suo cazzo scorreva dentro di me con estrema facilità, ormai ancor più lubrificato dai miei umori (si, ora che ero ben allenato a prendere il suo cazzone il mio buchino sempre più facilmente e rapidamente secerneva degli umori lubrificanti, che aumentavano esponenzialmente il piacere ...