1. Ana e le sue amiche - cap.8


    Data: 08/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FrancoT

    ... un certo periodo, che amava guardarmi mentre urinavo?”. “Veramente?!?!?”. “Sì. Uscivamo alla sera e mi faceva bere un sacco. Alcoolici e non, ma soprattutto acqua. Quando non riuscivo più a resistere, andavamo in camera ed io mi sedevo immediatamente sulla tazza. Lui mi osservava e poi cominciava a masturbarsi guardandomi. Mi chiedeva di restare seduta, poi si avvicinava, infilava la mano tra le mie cosce, dopo avermi tassativamente vietato di asciugarmi e mi masturbava finché io non raggiungevo il mio orgasmo. A quel punto mi chiedeva di soddisfarlo, con la mano o con la bocca. E poi non mi chiedeva altro”. “Sul serio?!?!?, le chiese Ana meravigliata. “Certo. Abbiamo fatto sesso in modo tradizionale solo alla nostra prima uscita e poi sempre così”, rispose Angelica alzandosi dalla tazza e tornando in camera. A quel punto Ana si accorse che scappava anche a lei, così si alzò dal letto dirigendosi verso il bagno. “È venuto il mio turno”, disse accingendosi a chiudere la porta, ma a quel punto sopraggiunge Angelica che bloccò la porta. “Eh, no, bambina. Adesso mi farai provare l'ebbrezza che provava lui”, le disse. “Scherzi?”. “Assolutamente no”, rispose Angelica con fermezza e si fermò sullo stipite della porta, così come faceva un tempo quell'uomo. Ancora oggi Ana, quando si recava in bagno in certi momenti si ricordava quella scena. Non sempre, una volta ogni tanto. Si ricordava di come aveva urinato, mentre la sua amante la guardava e le chiedeva di aprire le cosce. Ella ...
    ... lo aveva fatto concedendole di osservarla mentre liberava i suoi reni e la sua vescica. Nel frattempo Angelica si era portata una mano sulla fica ed aveva iniziato a masturbarsi. A quel punto Ana aveva capito cosa sarebbe accaduto e quindi non aveva nemmeno tentato di pulirsi con la carta igienica. Era sopraggiunta Angelica che le si era avvicinata e inginocchiandosi lì a fianco aveva poggiato la sua mano contro al suo sesso glabro, ancora bagnato di urina. “Ti eccita sporcacciona?”. “Abbastanza”, aveva risposto Ana lasciando andare la testa all'indietro ed aprendo ancor di più le cosce. Angelica aveva proseguito, con le proprie dita abili e quando Ana era stata abbastanza eccitata, aveva inserito il dito medio dentro al suo sesso. Aveva insistito, scopandola quasi per cinque minuti con quel dito, finché Ana non aveva urlato alla grande e dal suo sesso erano usciti un sacco di liquidi. “Cazzo, cazzo! Incredibile”, aveva detto quando era terminato l'apice del godimento. A quel punto Angelica l'aveva presa per mano e le aveva detto di alzarsi. L'aveva tirata fino al letto e ci si era buttata facendole capire che era giunto il suo momento ed Ana l'aveva accontentata. “Leccami la fica come sai fare tu, baby”, le aveva detto e così, per cominciare, ella aveva fatto. “Tu sì che sai leccare, non come Helena che è brava solo ad essere leccata. Se non lecchi mai, non puoi mai migliorare le tue prestazioni”, le spiegò Angelica. Da quel momento erano andate avanti ancora un'ora e mezza, ...
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