1. Tra realtà e desiderio


    Data: 20/08/2018, Categorie: Sensazioni Lesbo Autoerotismo Autore: Tara, Fonte: RaccontiMilu

    ... la prima volta che lo facevamo! sin da piccole, quando provavamo ivestiti della mamma chiuse nella cabina armadio, sono sempre stata abituata a vederla svestita! ma stavolta non era così, stavolta era tutto diverso.Avevo la paura, il terrore che ciò che stavo per vedere, potesse in qualche modo piacermi e attirarmi.Mi giro di spalle, ma nel riflesso dello specchio vedo Elena che, tutta impacciata, cerca di infilare un corsetto rimanendo buffamente incastrata neimerletti!. "Qual'&egrave il senso di questa cosa vorrei capire! e tutti questi lacci dove vanno?!" dice tra l'imbarazzato e il divertito.Rido di gusto alla scena, ma poi decido di aiutarla. Mentre le stringo i lacci del corsetto lei sta agganciando le calze al reggicalze, ed &egrave cosìdannatamente sexy da non resisterle. Mentre la guardo, la mia mentre &egrave sopraffatta da mille immagini, quelle viste alla tv, ma le protagonisteeravamo noi, eravamo io ed Elena. Quasi come un movimento incontrollato, come un battito di palpebre, la mia mano inizia a muoversi, a muoversiverso le sue spalle bianche e sensuali. Mentre la mia mano compie quel gesto, Elena si gira di scatto e con la sua voce stridula mi chiede :"allora?come sto?" ed io quasi non riesco a risponderle data la visione divina che avevo dinnanzi a me. Le parole si fermavano in gola andando a formareun nodo che quasi mi faceva lacrimare gli occhi, non capivo cosa mi stesse succedendo, era una sensazione diversa e piacevole, era come sein quel momento fossi ...
    ... stata svuotata da ogni inibizione. Mi mordo le labbra, vogliose delle sue mentre non riesco a togliere gli occhi dal suoseno generoso stretto in quel corsetto. Mi avvicino piano, le sorrido e le accarezzo il collo, vedo i suoi occhi spaventati che si spalancano sempre dipiù, fino a chiudersi completamente assieme ai miei, le nostre labbra si cercano nel silenzio che c'era attorno a noi fino a sfiorarsi delicatamente.Un rumore ci risveglia dall'incoscienza del momento. "Toc toc". "&egrave libero qui?".Imbarazzata rispondo:" solo un attimo, abbiamo quasi finito". Senza dirci una parola ci rivestimmo. L'accompagnai a casa. Un "ciao" detto a labbrasocchiuse senza guardarci negli occhi.Per tutto il giorno non facevo altro che pensare all'avvenuto,scene di quello che &egrave successo e di quello che sarebbe potuto succedere si intrecciavanofino a non riconoscere più qual'era la realtà e qual'era il desiderio.Mi chiedo se fosse quello il motivo delle mie notti insonni, mi chiedo se inconsciamente l'avessi sempre saputo, mi chiedo... mi chiedo cosasarebbe successo da quel momento in poi. E Davide? come avrei potuto dirglielo? Cosa dovevo fare adesso?Sono passate tre settimane da quell'avvenimento, e sono tre settimane che non vedo Elena. Mercoledì scorso ho trascorso la giornata con Paolache &egrave ovviamente ignara di tutto, non sospetta di certo di questo, ma credo che abbia intuito che tra me ed Elena ci sono dei problemi. Paola &egraveuna persona molto riservata di suo, e di ...