Tra realtà e desiderio
Data: 20/08/2018,
Categorie:
Sensazioni
Lesbo
Autoerotismo
Autore: Tara, Fonte: RaccontiMilu
... conseguenza rispetta la riservatezza dei fatti altrui, quindi non ha fatto molte domande, ma ha saputocomunque tirarmi su di morale, come solo una vera amica sa fare.Elena mi manca molto, non c'è giorno in cui non pensi a lei, alle mie labbra che sfiorano le sue e non mi vergogno ad ammettere che in più di unoccasione, ho sentito il bisogno di toccarmi pensando ai suoi dolci seni, al suo viso, alle sue gambe, e a lei sono stati dedicati i miei orgasmi.Davide viene a trovarmi come di consueto ogni sera dopo il lavoro.Lo vedo scuro in viso, e per tutta la sera ho avuto l'impressione che aveva qualcosa da dirmi, ma non insistetti troppo, la mia mente era benoccupata da altri pensieri.A fine serata, dopo la cena, mi prende per mano e mi dice che deve parlarmi."Chiara, tu sei sempre stata il mio ideale di donna, sia esteticamente che caratterialmente, ti ho amata da subito, ho sempre avuto occhi solo per te,acredo di essere stato un buon compagno, di non averti mai fatto mancare nulla, ma è ora che tutto ciò si fermi, ti sento fredda da mesi, non facciamopiù l'amore, sei sempre distante e assente e se non ti cerco io tu non lo fai, i miei sentimenti sono cambiati e, non so come dirtelo, ho conosciuto unaltra donna".Le sue parole mi trafissero come una lama ardente nel petto, non lo amavo più ma non avrei mai pensato che avesse mai potuto sostituirmi cosìin fretta, ma non potevo dargli torto, la colpa era anche, se non maggiormente, la mia. Mi alzai dal divano come in ...
... trance e mi diressi verso la portad'ingresso aprendola senza dire una parola e fissando il vuoto. Davide si alzò e venne verso di me, prese a chiudere la porta chiedendomiscusa, dicendo che gli dispiaceva, quando io lo fulminai con il solo sguardo. Capì. Se ne andò. Credo che avrò fissato il vuoto ancora per moltoquando ripresi coscienza.Provai a chiamare Elena, ma il telefono risultava staccato.Mi diressi verso l'appendi abiti e presi il cappotto. Fuori c'era il diluvio. Guidai fino casa di sua e scoprii con grande delusione che non c'eranessuno, così rassegnata tornai a casa. Ero sicura mi stesse evitando quando sotto casa ci fu la più grande sorpresa che potessi mai ricevere: Lei.Scesi dalla macchina e le corsi incontro.Ci abbracciammo a lungo, sotto la pioggia.Salite a casa mia, ci sedemmo al tavolo avanti ad una cioccolata calda e le raccontai tutto. Non mi sembrava sorpresa."Sai, sapevo l'avrebbe fatto, e la cosa più buffa è che non ci sto male, sembra poco carino da dire, ma è come se mi fossi tolta un peso" leconfessai."Non funzionava da mesi tra di voi, è inutile portare avanti qualcosa che non esiste, soprattutto quando si ha la mente altrove". Dicendo questomi lanciò un occhiata maliziosa, che mi riportò alla mente ciò che era accaduto un mese prima."Devo mostrarti qualcosa" mi disse alzandosi e prendendomi per mano. Mi condusse in camera, mi accomodai incuriosita sul letto.Comincio a spogliarsi, lentamente, sfoderando un fare sexy così naturale da ...