1. A volte succede


    Data: 21/08/2018, Categorie: Etero Autore: aspassoconme, Fonte: Annunci69

    Quando Francesca suonò il campanello si accorse di avere le mani leggermente sudate, il cuore le batteva più velocemente, si aggiustò velocemente i capelli e la porta si aprì con uno scatto.
    
    In paese tutti conoscevano quell' uomo, l' austerità lo contraddistingueva, viveva in quel luogo da dieci anni e nessuno del paese che potesse dire di conoscerlo. Viaggiava, almeno una volta al mese scompariva per qualche giorno, sempre abbigliato elegantemente, sempre affascinante e sempre con un atteggiamento distaccato.
    
    Le donne del paese ne erano attratte, non era bello, era il suo modo di essere che incuriosiva, non guardava in faccia nessuno e quando lo faceva, in bocca non compariva mai la traccia di un sorriso. Quarantanove anni portati magnificamente, ogni tanto al tramonto lo si vedeva in tenuta sportiva, correre per il viale che conduce alla statale.
    
    Francesca per l occasione aveva messo una minigonna a quadrettini rossa e nera ed una maglietta nera di cotone attillata, aveva scelto le sue scarpe preferite con un lungo tacco, anch' esse nere. Amava guardarsi allo specchio in tutte le fasi della vestizione. Nonostante non fosse alta, aveva un bel corpo, di cui era orgogliosa.
    
    Oltre il breve corridoio, vi era una stanza dalla porta aperta, si sentiva una voce femminile parlare al telefono, sulla soglia della porta una signora sulla sessantina facendole un sorriso le fece cenno di attendere, dopo qualche momento concluse la telefonata.
    
    Francesca si presentò, la ...
    ... donna era stata evidentemente già informata, visto che non fece alcuna domanda e la invitò a seguirla.
    
    Un breve tocco sulla porta e senza aspettare risposta, la donna la aprì, annunciando la presenza di Francesca.
    
    L’ uomo alzò per un istante gli occhi e riprese a scrivere.
    
    Le mani di Francesca ormai sudavano copiosamente, l’ uomo le si rivolse: “Tuo fratello mi ha detto che ti piacerebbe fare un po’ di pratica”. La ragazza annuì, il timbro della voce era caldo ma fermo, a Francesca non sfuggì il fatto che l’ uomo scrutò nella sua interezza il viso, le chiese da quando fosse disponibile a lavorare, lei gli rispose in qualsiasi momento.
    
    L’ indomani fece il suo primo giorno di lavoro, affiancata da quella donna, Caterina,e pian piano un giorno dopo l’ altro presero confidenza, tuttavia Caterina in quella prima settimana raramente le parlò dell’ uomo. Disse solo che con l’ uomo si davano del tu da un paio di anni, Riccardo lo si doveva conoscere per capirlo e per apprezzarlo:
    
    “Oltre quel muro di gomma che vedi, in lui c’è una persona che non ti aspetti” così disse a Francesca.
    
    In realtà dopo 1 mese, Francesca aveva imparato rapidamente il lavoro, ricopriva la sua mansione con una buona disinvoltura, le piaceva stare in ufficio, prendere le telefonate, mandare e-mail ed occuparsi dell’ archivio, Caterina teneva la contabilità in due grossi registri, perennemente aggiornati ma di vedere qualcosa di inaspettato in Riccardo era quanto meno improbabile.
    
    Il giorno ...
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