1. A volte succede


    Data: 21/08/2018, Categorie: Etero Autore: aspassoconme, Fonte: Annunci69

    ... fotografica tra le mani e l’ orecchio sulla cornetta del telefono, le strizzò l’ occhio e tornò a parlare al telefono.
    
    Gli altri due giorni Francesca andò in ufficio senza mutandine, l’ uomo si limitava a chiederle se le indossasse dopo di che ognuno proseguiva nel proprio lavoro.
    
    Francesca non potè non notare che lui la guardava in modo penetrante, aveva la sensazione come se entrasse dentro i suoi vestiti e non faceva nulla per nasconderlo, lei evitava di incrociare il suo sguardo ma la cosa le procurava piacere, un piacere fisico e mentale mai provato prima di allora.
    
    Il venerdi, ultimo giorno della settimana di lavoro, lei entrò nella stanza con una carpetta da fargli attenzionare tra le mani.
    
    L’ uomo guardò le carte, lesse qualche rigo, chiuse la carpetta mettendola da parte e le disse: “Grazie per questi tre giorni, mi hai dato dei bei brividi, sei una ragazza in gamba più di quello che immagini. Se la cosa non ti è piaciuta, non ti chiederò altro, naturalmente la paga sarà sempre la stessa, se invece ti sei sentita pungolata vai in bagno togliti le mutandine e mettile dentro l armadietto dove c’è lo specchio”, lo disse parlando con un sorriso, ma i suoi occhi erano serissimi, quasi severi.
    
    Francesca sentiva un qualcosa di vischioso sommergerle gli striminziti slip. Fece come chiesto, la infastidiva che lui a breve avrebbe visto le suo mutandine cosi tanto macchiate del suo liquido, cosa avrebbe potuto pensare che fosse una ragazza facile?
    
    Non poteva ...
    ... mentire a se stessa, le faceva piacere che quell’ uomo avesse qualcosa di così intimamente suo.
    
    Sentì dopo qualche minuto l’ uomo entrare nel bagno, lasciare la porta socchiusa e dopo un lungo silenzio si sentì inequivocabilmente il nome di “Caterina vieni qua per favore”.
    
    Francesca ebbe una vampata di rabbia e di vergogna, pensava che l’ uomo la svergognasse e che i due si mettessero a ridere di lei.
    
    Invece ci furono due minuti di assoluto silenzio, poi si avvertì un cigolio, qualcosa di metallico risuonava ritmicamente, a passo lento la Nostra si avvicinò verso quel suono, veniva dal bagno, la porta era semi aperta, Francesca allungò il collo gradatamente facendo attenzione a non essere vista, e li vide.
    
    Vide Caterina di fianco a Riccardo, l’ uomo stava dritto come se dovesse urinare nella tazza del bagno, la donna muoveva la sua mano destra ritmicamente e con la sinistra gli poggiava sul viso a fargli sentire l’ odore, le sue mutandine che aveva appena lasciato nell’ armadietto. Lo baciava, il rumore metallico si fece più intenso, più rapido, sembrava che ai due non importasse di essere scoperti, un gemito gutturale e maschio prese seguito e contemporaneamente Caterina si voltò verso di lei e con naturalezza le sorrise. Francesca scappò verso la sua scrivania. Di lì a poco, Caterina la raggiunge e senza avere un minimo di imbarazzo, tornò al proprio lavoro.
    
    Un week end trascorso con la sua migliore amica, alla quale non osò riferire nulla ma tutte le volte ...
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