Il viaggio della mia fidanzata a maiorca (con un altro)
Data: 31/08/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pato3
... voi!"
Non so perché questa risposta li abbia eccitati ancora di più. Mi hanno chiesto con chi dei due sarei uscita. Ho risposto, con franchezza e sincerità, che sarei uscita con entrambi. Quando hanno capito che intendevo entrambi allo stesso tempo si sono esaltati ancora di più. Dopo un po’ però li ho dovuti lasciare, non potevo uscire con loro e lasciare da solo il mio collega. Così, ho preso i loro numeri, perché non si sa mai e ci siamo separati. Loro tutti contenti sono tornati al loro gruppo ed ho sentito chiaramente una frase di apprezzamento nei miei confronti, del tipo "quella è una mignotta di prima categoria".
L'accoglienza del mio collega è stata simile, ma senza entusiasmo. Anzi, con un tono di biasimo mi ha detto: "Che troia che sei!"
Non ti nego che mi sono offesa e ho smesso di parlargli per tutto il pomeriggio.
Quando siamo tornati a casa sono andata a farmi la doccia e lui non ha osato entrare in bagno. Sono uscita dal bagno con l'asciugamano bello fitto a coprirmi tutta. Lui a quel punto, per farsi perdonare la scortesia e la maleducazione mi ha abbracciato da dietro e mi ha portato affettuosamente verso la finestra. Non ha chiesto scusa ma era sottointeso quando ha iniziato a baciarmi il collo. Io non cedevo, restavo rigida e tenevo saldo l'asciugamano mentre lui cercava di farlo cadere.
A quel punto, gentilmente, mi ha portato verso il letto e vedendo che opponevo una resistenza minima, mi ha spinto sul letto in modo da farmi ricadere ...
... supina. Ha cercato di levarmi l'asciugamano ma rimaneva saldo.
"Fai l'offesa anche?"
Non ho risposto.
"Vabbè, io ti scopo lo stesso"
Non ho risposto.
Ha cercato di togliermi ancora l'asciugano ma è riuscito soltanto a scoprirmi le natiche. A quel punto ha iniziato a leccarmi fino al buco del culo. Al suo tentativo di aprirmi le gambe ho opposto una finta resistenza. Le ho aperte solo in parte, non tanto da farmi scopare, non troppo poco da impedirgli di infilare la lingua. E così ha fatto, a fatica la sua lingua ha raggiunto le labbra più belle che ho.
Ho iniziato quasi subito a infradiciarmi, anche se preferisco la leccata d'avanti. "Allora ti va?", mi ha chiesto. Non ho risposto. Ha provato ad alzare ulteriormente l'asciugano e ad allargare ancora di più le gambe. Ma senza successo. Volevo giocare a fare la verginella.
Ah, quello è stato il momento in cui ti ho mandato quel selfie con le spalle scoperte e il seno coperto dall'asciugano. Ti avevo detto che mi stavo riposando dopo la spiaggia. Era vero. Ma avevo omesso che il mio collega mi stava leccando culo e figa.
"Sto per sbattertelo dentro"
A quel punto si è levato le mutande e si è messo il preservativo, senza neanche che lo degnassi di uno sguardo. Anzi, noncurante, mi ero ricoperta il sedere con l’asciugamano. Due secondi dopo mi ha scoperto di nuovo in maniera brusca questa volta e ha sbattuto (è la parola più corretta) il suo cazzo dentro di me. Sai perfettamente che dal momento in cui entro ...