1. Giochi


    Data: 02/09/2018, Categorie: Etero Autore: KorbenDallas69, Fonte: Annunci69

    ... non ti succederà niente – La voce era sempre un sottile bisbiglio ma molto minaccioso. In quel momento Giulia realizzò che l’uomo che continuava a tenerla ben stretta a sé era eccitato, sentiva chiaramente il pene indurito che premeva sulle sue natiche.
    
    - Ora chiudi gli occhi – disse l’uomo. Giulia notò con la coda dell’occhio che il volto era coperto da un passamontagna che gli lasciava scoperti solo gli occhi. Giulia obbedì e l’uomo la girò verso di sé.
    
    Giulia percepì un qualcosa di freddo sui polsi ed un doppio scatto. Aprì gli occhi e vide due manette di acciaio lucido che le cingevano i polsi. – Ora, fai la brava. Prova ad accontentarmi e tra poco andrò via. Se ti agiti o gridi ti scanno – per rafforzare l’affermazione l’uomo le fece balenare ancora una volta la lama sotto il naso. Giulia venne percorsa da un brivido. Era terrorizzata dal venire sfregiata o peggio. Tremava come una foglia. L’uomo la scostò di lato, e con un movimento veloce e silenzioso abbassò lentamente la tapparella del balcone. La prese tra le braccia e le infilò una mano sotto la gonna, palpandola la figa e poi spostandosi tra le natiche. – Oh – sospirò l’uomo – la troia gira senza mutandine. Sei proprio una gran puttana. Chi ti ha scopato? Oppure giri così perché ti piace. –
    
    Le mani che erano coperte da guanti in lattice continuavano ad esplorare il suo corpo. Giulia si rassegnò aveva troppa paura delle reazioni dell’aggressore. Pensò: se starò buona eviterò guai peggiori e poi Marco ...
    ... dovrebbe arrivare da un momento all’altro.
    
    Dopo averla palpeggiata per bene l’uomo le ordinò: - Ora inginocchiati Troia –
    
    Giulia lo fece e si ritrovò davanti il cazzo dell’uomo, teso e turgido a pochi centimetri dal suo volto.
    
    L’aggressore la schiaffeggiò con il suo pene – Ascoltami puttanella….ora ti levo il nastro dalla bocca e tu mi fai un bel pompino da brava bocchinara quale sei. Se provi ad urlare o a fare qualche fesseria ti sfregio – Giulia rimase immobile. – Hai capito? – incalzò l’uomo. Giulia piegò la testa accettando.
    
    Il nastro le fu tolto con violenza, non riuscì a trattenere un gemito di dolore. La lama si riavvicinò ai suoi occhi. Giulia terrorizzata parlò a bassa voce: - Si ho capito farò quello che vuoi ma ti prego non farmi del male –
    
    - Vedo che hai capito puttanella. Fai la brava che tutto finisce presto. Più fai la brava meno durerà questo nostro romantico incontro – le ultime parole erano seguite da un ghigno.
    
    Giulia si avvicinò con la bocca al cazzo lentamente. A pochi centimetri dal glande sentì l’odore dell’uomo. Sembrava profumato. Almeno sarebbe stata violentata da una persona pulita. Si stupì di questo suo pensiero. Giulia balbettò: - ma non puoi mettere un preservativo?-
    
    - Ma quale preservativo. Le zoccole come te lo prendono così – ed afferrandola per i capelli le schiaffò il membro in bocca. Giulia, prima timidamente e poi sempre più decisa cominciò a lavorarlo con la lingua e lo teneva aiutandosi con le mani anche se ammanettata. ...