1. Vendetta ...


    Data: 09/09/2018, Categorie: Etero Autore: reninytxis

    ... l’intimo, scoprendo un bell’esempio di pene circonciso che emergeva da una nube di peli folti e crespi, ormai quasi in piena erezione.
    
    Si avventò avida sul membro, succhiando quasi con rabbia. La pelle sapeva di pulito, appena salmastra, ed avvertiva il turgore aumentare visibilmente dentro la bocca. Lasciò scivolare il glande dalle lebbra e prese a percorrere l’asta con la lingua fin verso la villosità dell’inguine, affondando il viso in quella nube, godendosi il leggero graffiare contro il volto …
    
    Afferrò l’asta con una mano mentre l’altra scivolava lungo il ventre ricoperto di morbida peluria fino a raggiungere il petto. Le labbra si spalancarono per accogliere il sacchetto che stava scomparendo per l’eccitazione e lo leccò golosamente, massaggiando l’asta perché non perdesse l’erezione. Il ragazzo era come paralizzato, ormai catturato da quella iniziativa inaspettata …
    
    Isa ripercorse l’asta fino alla cappella ormai violacea dalla eccitazione e cominciò a farvi roteare attorno la lingua, insistendo sul frenulo e sul solco, affondando talvolta come se volesse inghiottirlo. Il respiro del giovane si fece sempre più pesante finché non si strozzò in un rantolo ed Isa sentì la bocca riempirsi del familiare calore del seme. Nunes venne copiosamente, tanto che Isa decise di ...
    ... trangugiarne buona parte …
    
    Rimise al suo posto l’elastico dei boxer e si alzò, sorridendo.
    
    -Isa … - il magistrato si schiarì la voce – Isa, non avrà fatto questo per il suo fidanzato? …
    
    Lei lo interruppe.
    
    -No, dottore. – lo tranquillizzò - Non ho intenzione di chiederle niente in cambio … Anche se in un certo senso – e lo sguardo si fece malizioso - l’ho fatto per lui. Vogliamo andare?
    
    Il giovane, a dir poco perplesso, si ricompose e, con immutata galanteria, le aprì la porta sforzandosi di sorridere con indifferenza.
    
    Trovarono Angelo che aspettava nell’atrio poco lontano. Isa gli si avvicinò, gli cinse il collo con un braccio e lo baciò, a lungo e profondamente. Il dottor Nunes restò a fissarli con uno sguardo tra il disgustato ed il divertito, forse cominciando a comprendere qualcosa ed in fondo, ma molto in fondo, spaventato dalla complessità e dalla perfidia di cui può essere capace una donna.
    
    -Ho fatto quel che dovevo. – disse Isa sorridendo al volto sorpreso ed imbarazzato – Troverai la tua roba in portineria. Addio!
    
    Mentre si allontanava prese il cellulare e digitò il numero che portava scritto sul polso.
    
    -Valerio? Ciao! Senti, sei per caso allergico a qualcosa in particolare? … Noo … È che volevo invitarti a cena … Da me … Stasera ti va bene? …
    
    . 
«12345»